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L’altare di Pergamo rispecchia
gli effetti spettacolari e il gusto scenografico
dell’arte Ellenistica
Negli ultimi decenni del III secolo a.C., con At-
talo I (269-197 a.C.), il Regno di Pergamo scon-
fisse i Gàlati, una popolazione barbara stanziata
nella Galazia in Asia Minore, ma di stirpe cel-
tica originaria dell’antica Gallia, la quale aveva
messo a ferro e fuoco l’Asia Minore. Con questa
vittoria Pergamo si confermò potenza politi-
ca e culturale di primo piano. Per nobilitare la
città e celebrarne la gloria, Attalo I avviò una
serie di interventi urbanistici e architettonici,
concentrati in particolare sui terrazzamenti
dell’acropoli, edificando fabbricati imponenti,
sfarzosi e scenografici, dei quali purtroppo non
è rimasto niente. Il suo successore Eumene II
(197-159 a.C.) proseguì l’opera, facendo costru-
ire il cosiddetto altare di Pergamo, una grande
ara a pianta quadrangolare (
Fig. 22
), circon-
Il portico si allunga
in due ali
che incorniciano
la scalinata, creando
un effetto scenografico
di grande impatto.
Il lati esterni
del podio
sono decorati
da un fregio
che raffigura
la
Gigantomachia
.
La costruzione
ha una pianta
quadrangolare
di 36,4x34,2 metri.
e
Fig. 23
- Ricostruzione
dell’altare di Zeus Sotèr
e Atena Nikephòros,
da Pergamo, 166-156 a.C.;
Berlino, Pergamon
Museum.
Fig. 22
- Pianta
dell’altare di Pergamo.
1
Porticato esterno
2
Porticato interno
3
Ara sacrificale
4
Coppie di colonne
5
Piccolo Fregio
6
Grande Fregio
Gigantomachia
Fregio di Telefo
Statue
6
5
3
1
2
4
6
5
4
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