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Rembrandt e la borghesia
Rembrandt van Rijn
(Leida, 1606-1696) non ven-
ne mai in Italia; tuttavia nutrì grande interesse
per l’arte italiana, sino da quando si era forma-
to nell’atelier di Pieter Lastman, dove era entra-
to in contatto con il naturalismo caravaggesco.
Di
Caravaggio
lo attrae l’attenzione rivolta alla
luce, di
Tiziano
e di
Tintoretto
il cromatismo e
la pennellata vibrante, la stessa con cui egli rea-
lizzerà i quadri della maturità. La
ricca borghe-
sia di religione calvinista
di Leida, Amsterdam,
l’Aja, è il soggetto prediletto della prima stagio-
ne di Rembrandt. Si tratta di una borghesia
ben
radicata nel reale
, attiva e preoccupata della pro-
pria immagine sociale.
Caratterizza i soggetti sacri una grande forza po-
etica, come nel caso del
Figliol prodigo
(67)
, del
1668, opera oggi conservata a San Pietroburgo:
la sua pittura fa un uso della luce deflagrante,
che non colpisce la materia pittorica provenendo
dall’esterno, bensì la accende come se provenisse
dall’interno delle figure.
t
Diego Rodriguez de Silva y Velázquez
(Siviglia, 1599 - Madrid, 1660) primo di
sette figli, nasce a Siviglia da nobili genitori
che si occupano della sua educazione. Gli
esordi pittorici si collocano in ambiente
sivigliano, ancora segnato dalla cultura
figurativa tardocinquecentesca. Velázquez
vi si oppone, proponendo l’impetuosa unità
di un realismo che non può prescindere
dalla conoscenza di qualche opera di
Caravaggio, giunta allora in Spagna. Il
giovane, ambizioso pittore, riesce a entrare
negli ambienti di corte fino a divenirne,
dopo il 1620, il più grande e stimato
interprete. La vita di Velázquez “cortigiano”
si intreccia con quella di Velázquez pittore
di Filippo IV e della sua famiglia. Presso
di loro egli vive e matura il proprio cursus
honorum, divenendo anche il consulente
del re negli acquisti delle opere d’arte.
Dal punto di vista dello stile, il pittore non
conosce nessun cedimento. La sua è una
continua ascesa: dal realismo più definito
e disegnato delle prime opere,
alla straordinaria libertà delle ultime.
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Rembrandt van Rijn,
Figliol
prodigo
, 1668, olio su tela, cm 262
x 206. San Pietroburgo, Ermitage.
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