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È un effetto che prelude al Barocco, così come la
teatralità di molti personaggi del Lanfranco e l’ac-
cento dato agli effetti emotivi suscitati nello spet-
tatore sono sintomi della svolta in senso barocco
della pittura a Roma negli anni Trenta.
Costante
riferimento per la decorazione barocca
, il
modello della cupola teatina viene superato, alme-
no concettualmente, dallo stesso Lanfranco. Infat-
ti nell’affresco della cupola della cappella del Teso-
ro del duomo di Napoli, città dove lavora a lungo
nell’ultimo decennio della sua vita, egli abbandona
per la prima volta la soluzione a cerchi concentrici,
per sviluppare una soluzione unitaria, fornendo un
precedente per la grande decorazione napoletana di
Sei e Settecento.
La scultura di Alessandro Algardi
Anche la
scultura
non mancò di vantare un testimo-
ne d’eccellenza del bello ideale:
Alessandro Algardi
(Bologna, 1595 - Roma, 1654) colui «nelle cui ma-
ni» scrive il Bellori «fu restituito lo spirito ai mar-
mi». Nella Roma dominata da
Bernini
, lo scultore
bolognese, già apprendista nella bottega di
Ludo-
vico Carracci
, godette di una posizione di tutto ri-
spetto, ottenendo la preferenza di papa Innocen-
zo X Pamphili.
Si fece interprete di una linea del gusto alternativa
al trionfalismo barocco: la forza che sa infondere
alla sua scultura, prima fra tutte la
Decollazione di
San Paolo
(51)
, in San Paolo Maggiore a Bologna, è
dinamica e padroneggia lo spazio circostante men-
tre le figure appaiono ognuna isolata nel proprio
spazio, contrapposte e inversamente speculari, a
significare un’opposizione – il boia e il martire – e
un’incomparabile statura morale.
Questa scultura è la prova che l’
ideale classico
, in
lui, convive con una sensibilità già barocca.
50
51
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Giovanni Lanfranco,
Assunzione della Madonna nella gloria
del Paradiso
, 1625-1628, affresco. Roma, chiesa di Sant’Andrea
della Valle. Particolare dell’affresco della cupola.
50
Roma, chiesa di Sant’Andrea della Valle. Cupola affrescata.
51
Alessandro Algardi,
Decollazione di San Paolo
, 1650 ca, mar-
mo, altezza cm 286. Bologna, San Paolo Maggiore.
52
Giovanni Lanfranco,
Studio per il volto e le mani di Cristo be-
nedicente
, per la cappella del Tesoro del duomo di Napoli, matita
su carta, mm 236 x 207. Napoli, Museo di Capodimonte.
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