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vera dignità umana. Il pittore, che lascerà l’arte
per fare il missionario in Oriente, non si limita
alla denuncia dell’indigenza, ma si fa promotore
di un realismo antiretorico e aperto alla riflessio-
ne morale. L’eloquente pacatezza dei gesti dei tre
personaggi in
Alloggiare i pellegrini
(35)
– avvolti
nell’oscurità della notte, di fronte alla porta aper-
bocciata, dal suo iniziatore,
Pieter van Laer
, la cui
deformità procurò il soprannome di
Bamboccio
(Ha-
arlem, 1599-1642). Olandese di nascita ma attivo a
Roma
dal
1625
al
1637
, l’artista si dedica alla pittu-
ra di genere con temi legati al viaggio, al mondo ani-
male e in un secondo momento alle scene popolari
urbane che divengono tipiche dei suoi continuatori,
i Bamboccianti.
L’Acqua acetosa
(36)
è un documen-
to reale di un preciso luogo di Roma dove si accor-
reva per gustare l’acqua acidula, dagli immediati ef-
fetti purganti. Attorno al Bamboccio si radunano a
Roma un gruppo di pittori, per lo più fiamminghi e
olandesi di religione protestante.
Il popolo messo in posa
I Bamboccianti
frugano nei vicoli, nei siti più pit-
toreschi della città e della campagna alla ricerca
di
scene di vita popolare
da dipingere. La loro pit-
tura, caratterizzata da vivo
realismo
, è stata defini-
ta una finestra aperta sulla realtà, che però, a ben
vedere, appare come una finestra angusta. Infatti
il loro interesse non è mosso da un impegno so-
ciale: l’atteggiamento è sempre in bilico tra par-
tecipazione e fredda descrizione. In questo con-
testo, spicca soltanto
Michael Sweerts
(Bruxelles,
1618 - Goa, 1664) che non si disperde in analisi
descrittive bensì conferisce alla raffigurazione del-
la povertà e alle sette opere di misericordia una
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Michael Sweerts,
Alloggiare
i pellegrini
, 1650 ca, olio su tela,
cm 74 x 99. Zurigo, Fondazione
Rau per il Terzo Mondo.
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Pieter van Laer, detto
il Bamboccio,
L’Acqua acetosa
,
1630 ca, olio su tela, cm 98 x 135.
Roma, Galleria Nazionale
di Arte Antica, Palazzo Barberini.
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