Il Seicento: tra naturalismo e ideale classico
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Michelangelo Merisi detto il Caravaggio
tive condizioni, ma bellissimo nella sua tragica uni-
tà di tempo e di spazio.
Tutto
si svolge simultaneamente
: il tiranno scaglia la
freccia, la Santa la riceve, portandosi le mani al pet-
to quasi per trattenere la vita che le sfugge.
Tra i presenti si riconosce il pittore, sulla destra, con
lo sguardo ormai privo di speranza ma teso nella ri-
cerca della verità.
Gli ultimi giorni
Tra il maggio e il giugno del 1610 Michelangelo
Merisi salpò da Napoli alla volta di Roma, perché
era giunta voce che il Papa stava per concedergli
la grazia. Fermato a un posto di blocco a Palo per
una perquisizione, fu messo in carcere.
Ne uscì dietro esborso di denaro e, dopo esser-
si lanciato all’inseguimento della nave sulla qua-
le aveva abbandonato tre quadri, morì di malat-
tia in un ospedale di
Port’Ercole
, come attesta
un atto di morte frammentario riemerso nel di-
cembre 2001.
Venne sepolto in una fossa comune, dove oggi quat-
tro palme ne conservano la memoria.
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Caravaggio,
Martirio di Sant’Or-
sola
, 1610, olio su tela, cm154 x 178.
Napoli, Banca Commerciale Italia-
na. Il gesto di Orsola che porta re-
pentinamente le mani a trattenere il
sangue e la vita evoca l’episodio del-
la
Gerusalemme liberata
di Torqua-
to Tasso nel quale si narra la morte
di Clorinda trafitta dalla spada.
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Caravaggio,
Davide con la testa
di Golia
, 1610 ca, olio su tela, cm125
x 101. Roma, Galleria Borghese.
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