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Pescatori Weligama dello
Sri Lanka (Ceylon), Stato
insulare al largo della costa
sudorientale dell’India.
I popoli cacciatori-raccoglitori-
pescatori di oggi ricavano oltre
il 70% dei prodotti alimentari
dalla raccolta di frutti selvatici,
radici, tuberi, miele, crostacei,
pesci e molluschi.
Un simile comportamento coincide con un atteggiamento di rispetto nei confron-
ti della natura da cui questi cacciatori-raccoglitori sanno di dipendere per la loro
sopravvivenza. Se uccidessero troppi animali o raccogliessero troppi frutti selvatici
(di cui tra l’altro non saprebbero che farsene), essi comprometterebbero l’equilibrio
di un ambiente che fornisce loro sostentamento e che, per questo, merita di essere
rispettato.
Differenze individuali ma assenza di stratificazione sociale
Nelle società contempo-
ranee di caccia-raccolta esistono, come ovunque, individui più capaci e meno capaci,
più intelligenti e meno intelligenti. Alcuni possono essere più contemplativi, altri più
portati all’azione concreta. Certi uomini e certe donne possono essere più ferrati di altri
nelle conoscenze del mondo naturale: abitudini di certi animali, proprietà di alcune
sostanze vegetali usate a scopi curativi ecc.
Le condizioni generali di vita di questi gruppi (esiguità numerica, mobilità, assenza di
risorse accumulabili e di una netta divisione del lavoro) fanno in modo che le diffe-
renze tra individui non si traducano in disuguaglianze permanenti tra gruppi, cosa che
invece si verificherebbe se le differenze fossero trasmesse da una generazione all’altra.
In queste società non si hanno, quindi, forme di
stratificazione sociale
.
Altre forme di società acquisitive: le popolazioni preistoriche
Non tutte le società
che si fondavano sulla caccia, la raccolta e la pesca possedevano le caratteristiche che si
riscontrano tra i cacciatori-raccoglitori o tra i pescatori di oggi. Sembra, per esempio,
che i cacciatori-raccoglitori dell’Europa preistorica vivessero in aree talmente ricche
di selvaggina da rendere quasi superflui gli spostamenti per poterla inseguire. Queste
popolazioni vivevano in insediamenti semipermanenti fatti di ripari di legno e di cavità
naturali. Le loro società, inoltre, erano caratterizzate da differenze di potere e di ricchezza
sulle cui dimensioni è però difficile pronunciarsi.
Gli abitanti dell’Europa preistorica, a differenza dei cacciatori-raccoglitori di oggi,
cacciavano grandi animali: mammut (una specie di elefante gigante), orsi, cervi. La
caccia forniva a queste popolazioni la maggior parte del cibo, mentre dagli animali
esse traevano gran parte del materiale per la fabbricazioni di vesti, utensili, armi, ripari
e suppellettili varie. I cacciatori-raccoglitori-pescatori attuali, invece, catturano per lo
più piccole prede che non offrono loro un supporto
alimentare paragonabile a quello degli animali caccia-
ti nella preistoria né prodotti derivati (ossa, tendini,
pelli). Di conseguenza, il paragone coi nostri antenati
europei diventa difficile.
Altri esempi di popolazioni contemporanee
D’altra
parte, esempi recenti di società acquisitive molto diverse
da quelle organizzate in bande nomadi come i Kung San
sono assai noti tra gli antropologi. I popoli che alla fine
dell’Ottocento vivevano lungo le coste nord-americane
(Stati Uniti, Canada, Alaska) dell’oceano Pacifico basa-
vano la propria alimentazione soprattutto sulla pesca del
salmone dei fiumi dell’interno e sulla caccia dei cetacei
marini (balene, orche). Vivevano in villaggi permanenti,
in grandi case di legno.
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