più a proprio agio. Essi non desideravano apparire come
esseri superiori che osservavano e analizzavano dall’alto la
vita della città, ma volevano situarsi allo stesso livello del-
le persone che erano oggetto delle loro indagini. Decise-
ro così di accettare tutti gli inviti: in questo modo pran-
zarono con una gran varietà di persone e parteciparono a
un gran numero di riunioni di ogni specie. Una settima-
na dopo l’altra essi frequentarono le chiese, le assemblee
scolastiche, le sedute di tribunale, le adunate politiche, le
riunioni sindacali, gli incontri missionari, le conferenze, i
pranzi annuali, i rinfreschi del circolo cittadino e così via.
Quando era possibile, durante queste riunioni, essi annota-
vano tutto ciò che accadeva e, subito dopo, redigevano un
resoconto secondo un modulo standard. Quando non era
possibile prendere appunti durante le riunioni il rapporto
veniva fatto subito dopo. […]
Il secondo paragrafo riguarda il meto-
do di esame del materiale documenta-
rio. Essi raccolsero tutti i documenti
disponibili riguardanti Middletown,
compresi i dati del censimento, documenti dell’ammini-
strazione comunale e della contea, archivi dei tribunali,
registri scolastici, rapporti biennali dell’amministrazione
statale e annuari. I due più importanti quotidiani furono
letti pagina per pagina per gli anni 1890 e 1891 e vennero
integrati con la lettura di un giornale democratico e di uno
laburista che furono pubblicati per un certo tempo. I due
correnti giornali repubblicani e il settimanale democratico
furono letti e ritagliati minuziosamente per l’anno e mez-
zo in cui durò la ricerca. I trentacinque anni intercorrenti
furono coperti col metodo del campionamento. Furono
letti i verbali di varie organizzazioni per gli anni 1890-91
e 1924-25, e in qualche caso anche per gli anni intercor-
renti. Questa analisi includeva l’assessorato alla istruzio-
ne, le società missionarie delle due chiese più importanti,
l’associazione dei sacerdoti, il Federated Club of Clubs, il
circolo femminile, il consiglio della biblioteca, la Human
Society e molte altre associazioni. Essi vennero in possesso
anche di due diari eccezionalmente dettagliati, uno di un
importante commerciante che era anche un ben noto pa-
store protestante e l’altro di un giovane fornaio cattolico.
Questi diari furono letti per gli anni 1886-1900. Inoltre
essi vennero in possesso di parti di altri diari e di album
contenenti ritagli di giornali, programmi, lettere ed altri
documenti di questo tipo, che contribuirono a completare
la descrizione dell’anno 1890 che doveva poi essere con-
frontata con quella del periodo in cui si svolse la ricerca.
Essi poterono disporre anche di pubblicazioni di carattere
storico riguardanti lo stato, la contea e la città, di elenchi
telefonici, di carte geografiche, pubblicazioni della camera
di commercio, annuari delle scuole superiori ed altri docu-
L’esame del
materiale
documentario
menti. Questo materiale pubblicato fornì loro un panora-
ma completo della situazione.
Il terzo paragrafo riguarda il meto-
do di compilazione delle statistiche.
Oggi il termine «statistica» indica
una accurata elaborazione ed analisi dei dati; sarà oppor-
tuno tuttavia ricordare che in questo contesto il vocabo-
lo ha un significato meno rigorosamente scientifico. Vari
documenti ufficiali fornirono informazioni riguardo «i
salari, la costanza dell’impiego, gli incidenti sul lavoro, la
distanza tra abitazione e luogo di lavoro, la promozione
sociale, l’appartenenza, i contributi dei libri della bibliote-
ca e dei periodici, la frequenza di spettacoli cinematogra-
fici, la proprietà e l’uso delle automobili, e via dicendo»,
logicamente le fonti di gran parte di queste informazioni
avrebbero potuto essere classificate come «documenta-
zione registrata», ma questa correzione non ha grande
importanza.
Il quarto paragrafo riguarda il metodo
di intervista, di cui si descrivono quat-
tro varianti fondamentali. Vi erano innanzitutto quelle
che essi chiamavano «conversazioni casuali» con tassisti,
portinaio, barbieri o persone incontrate per caso al risto-
rante o al circolo. Tutte queste conversazioni venivano
diligentemente annotate alla prima occasione. La seconda
categoria consisteva in interviste, accuratamente preparate
in precedenza, con persone particolarmente qualificate a
rispondere su determinate questioni: ad esempio, essi in-
tervistarono i segretari della Y.M.C.A. e dalla Y.W.C.A.
Ognuna di queste interviste durò circa quattro ore ed ebbe
luogo soltanto quando gli intervistatori conoscevano que-
ste persone da parecchi mesi. Secondo le loro affermazioni,
essi riuscirono ad ottenere, così, una sincerità di responso
quasi completa.
Via via che lo studio progrediva, i ricercatori avvertivano
sempre più la necessità di verificare in singole famiglie al-
cune ipotesi che erano emerse durante il lavoro. Gli ultimi
due tipi di interviste furono designate a questo scopo: la
prima per interrogare le mogli dei lavoratori, la seconda per
conversare su vari argomenti con le mogli di alcuni uomini
d’affari.
Essi scelsero, piuttosto a caso, un campione delle mogli di
lavoratori (bianchi nati in America) delle tre industrie più
importanti della città. Questo campione fu in una certa
misura stratificato in modo da comprendere persone che
abitavano nelle diverse parti della città, e furono escluse le
famiglie che non avevano figli in età scolare e quelle in cui
mancava uno dei genitori. Lo scopo era di scegliere una se-
rie di famiglie ideali piuttosto che statisticamente rappre-
sentative, e benché la scelta fosse stata limitata ai lavoratori
L’erborazione
di statistiche
Le interviste
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