• Le
anfetamine
sono sostanze chimiche che fino a qualche anno fa erano acquista-
bili in farmacia: esse provocano stati di iperattività fisica, esaltazione del pensiero,
rapido dimagrimento dovuto alla crescita del metabolismo. Come la cocaina e gli
antidepressivi, rientrano nella categoria delle droghe stimolanti che comportano,
dopo il periodo di eccitazione, un successivo e pericolosissimo periodo di “down”,
ovvero un improvviso abbassamento dell’umore, della capacità di concentrazione e
dell’attenzione.
• Gli
allucinogeni
, il cui capofila è l’LSD, un derivato semisintetico, hanno l’effetto
di produrre cambiamenti percettivi, ovvero allucinazioni, visioni e sensazioni ol-
fattive fortemente distorte. L’LSD è una droga molto pericolosa, proprio per il suo
effetto disgregante della personalità: può indurre, infatti, reazioni psicotiche e pro-
curare danni cerebrali permanenti.
Vi sono anche allucinogeni naturali, come per esempio alcuni
funghi
che hanno
proprietà psicotossiche. A questa categoria appartengono anche molte altre mole-
Le parole
della psicologia
Dipendenza
sostanze industriali che, inalate, causano
depressione del sistema nervoso centrale
e confusione.
I
modi di considerare la dipendenza
e i
corrispondenti
approcci terapeutici
adot-
tati sono sostanzialmente tre:
• la si può concepire come una
condotta
immoraledeliberatamente scelta
, che
dunque va
punita
;
La
dipendenza
, secondo la definizione
dell’Organizzazione mondiale della sanità,
è una condizione psicologica e fisica legata
all’utilizzo di droghe, caratterizzata dal
de-
sideriocompulsivo
di assumere taledroga
continuativamente o periodicamente e da
uno
statodimalessere
quandoquestavie-
ne amancare.
L’usodi drogheèdocumentatofindall’anti-
chità. L’impulso a provare uno stato di alte-
razionedovutoall’assunzionedi queste so-
stanze sembra infatti connaturatoall’essere
umano. Il loroconsumoè cresciutoapartire
dalla metà dell’Ottocento, e in particolare
negli anni Sessanta e Settanta del Nove-
cento, quando il loro abuso è diventato un
“fenomeno da strada”.
Le droghe più diffuse si possono suddivi-
dere in quattro gruppi. Le
droghe depri-
menti
(per esempio gli oppiacei e l’alcol)
hanno effetto sedativo e anestetico, e sono
usate in farmacologia come analgesici. Le
droghe stimolanti
(per esempio la cocai-
na) danno un senso di euforia; causano
forte perdita del controllo, un potente desi-
derio compulsivo e gravi crisi di astinenza.
Le
droghe psichedeliche
(per esempio
funghi allucinogeni) accentuano l’intensità
delle percezioni e provocano allucinazio-
ni visive. Le
droghe inalanti
(per esem-
pio colla, benzina e acetone) sono varie
• la si può considerare una
malattia
, che
dunque va
curatamedicalmente
;
• la si può ritenereun
comportamentoer-
rato
appreso in determinate condizioni
ambientali, che va
corretto
attraverso
un
percorso terapeutico basato sull’ap-
prendimento
di strategie di resistenza.
Questi ultimi due approcci sono quelli
che hanno ottenuto i migliori risultati.
L’acquisto di una sostanza stupefacente. La dipendenza ha in genere carattere fisico e psicologico
allo stesso tempo.
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