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una realtà positiva
che contempla anche
naturali imperfezioni
, alle quali è neces-
sario adattarsi e che, anzi, possono essere
valorizzate
perché rivelatrici della unicità e
originalità di ogni individuo.
L’anoressia: caratteristiche…
Il più noto tra i disturbi alimentari è l’
anoressia nervo-
sa
.
Essa consiste nell’
ostinato rifiuto
di una
regolare assunzione di cibo
. Questo di-
sturbo rivela una palese
ostilità
nei confronti del proprio corpo e una
bassa stima di
. È caratterizzato da un forte
desiderio di perdere peso
e dall’esercizio di una
fer-
rea autodisciplina
per raggiungere questo obiettivo. Letteralmente, anoressia signifi-
ca «perdita dell’appetito», ma in realtà questo sintomo non si presenta se non in una
fase avanzata della malattia. Al contrario, chi ha questo problema non perde affatto
l’appetito, ma
impara a
controllare drasticamente
il senso di fame, fino a giungere
al
digiuno
. Si tratta dunque di adolescenti che possiedono una
capacità di controllo
su di sé
fuori dal comune.
L’anoressia può comparire in un arco d’età molto ampio, di solito tra i 10 e i 30 an-
ni (nell’85% dei casi tra i 13 e i 20 anni), anche se si sono osservati rari casi di esor-
dio precoce, intorno ai 7-8 anni e di comparsa in tarda età (menopausa). L’anoressia
è
più comune tra le femmine
: i maschi affetti da anoressia sono infatti circa il 10%.
La percentuale di adolescenti coinvolti in questa patologia oscilla dallo 0,5% all’1%
sul totale. In Italia esiste una certa differenza nella distribuzione tra le aree geografi-
che: mentre al nord e al centro l’anoressia tende a colpire 4 adolescenti su 100, al sud
tale percentuale si ferma al 2%.
… sintomi fisici e psicologici …
Fra i sintomi fisici più
evidenti si riscontrano un’
eccessiva perdita di peso
(si
può parlare di forma clinica della patologia quando la
perdita ponderale supera il 20% del peso totale),
un ca-
lo della temperatura corporea
, legato anche alla per-
dita della massa grassa; nelle ragazze,
l’interruzione o
l’assenza delle mestruazioni
. Per parlare di anoressia in
senso patologico, e quindi per predisporre gli aiuti psi-
cologici e clinici adeguati, è importante che questi sin-
tomi siano presenti
simultaneamente
. È essenziale, in-
fatti, che sia l’adolescente sia i suoi genitori tengano ben
presente la grande differenza che intercorre tra dimagri-
mento e anoressia, per evitare di “medicalizzare” un sem-
plice tentativo di dieta.
I disturbi psicologici
connessi all’anoressia possono esse-
re, per l’ambiente circostante, molto meno evidenti e allar-
manti di quelli biologici: consistono infatti nel rifiuto di
mantenere il peso corporeo al di sopra del minimo norma-
le, nel
timore fobico di ingrassare
, nel bisogno di eserci-
tare un
controllo ossessivo sul cibo e sul corpo
, in una
nauseante sensazione di
sazietà
ogni qualvolta si ingerisce
una sia pur minima quantità di cibo. Un dato interessan-
te è che questa sensazione non riguarda però la manipo-
lazione degli alimenti, tanto è vero che spesso le anoressi-
che sono buone cuoche e non rifiutano di stare in cucina.
In questa campagna di
sensibilizzazione l’ANAD
(
National association of
anorexia nervosa and
associated disordes
) ha
reinterpretato alcuni dipinti
classici. Nell’immagine,
La bagnante di Valpinçon
di Jean-Auguste-Dominique
Ingres (1808).
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