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Le conseguenze della fine dell’attività lavorativa
Il
pensionamento
costituisce un’al-
tra tappa significativa che segna l’ingresso nella tarda età adulta. Per alcune persone, la
fine dell’attività lavorativa rappresenta una vera e propria
sofferenza
:
la cessazione del-
la produttività è molto spesso accompagnata da sentimenti di tristezza e da sensazioni
di vuoto. Per coloro che occupavano posizioni lavorative di responsabilità l’impatto
può essere meno doloroso, grazie anche a un livello culturale che permette una mag-
giore diversificazione di interessi: la possibilità di riqualificarsi in una nuova attività o
di coltivare hobby interessanti, e magari costosi, può diventare un’ancora di salvezza.
Esiste, invece, una fascia di persone per cui il pensionamento rappresenta un notevo-
le
problema economico
, in quanto la pensione percepita diviene insufficiente a con-
durre una vita decorosa. Con il passare degli anni, inoltre, la
salute
diventa sempre più
precaria, e si può presentare l’esigenza di cure lunghe e costose.
La quarta età: l’invecchiamento riuscito
Il processo d’invecchiamento, a cui si va na-
turalmente incontro col progredire dell’età, rappresenta una delle sfide più difficili che
l’individuo si trova ad affrontare. L’allungamento della vita media ha fatto sì che mi-
lioni di persone si trovino ad affrontare l’ultima fase dell’esistenza, che solo pochi de-
cenni fa veniva raggiunta da pochissimi individui: la cosiddetta
quarta età
. Adattarsi
ai cambiamenti del proprio corpo e al declino delle proprie abilità fisiche, modificare
la rete di rapporti sociali, spesso a causa della morte di amici e parenti, sono solo alcu-
ne delle difficoltà che s’incontrano in questa fase.
Le domande
del presente
Cosa significa essere nonni oggi?
ripercussioni sull’organizzazione familiare.
La duratamedia della vita si è allungata, e i
genitori sono presenti sempre più a lungo
nell’esistenzadei figli. Legiovani coppie, del
resto, a causa della precarietà economica e
di un’attività lavorativa frenetica, sono spes-
so costrette a ricorrere all’aiutodei genitori,
sia in termini economici sia di tempo.
Nonostante questo, il mondo attuale non
sempreèattentoalleesigenzedegli anziani.
I ritmi accelerati e la competizione conti-
nua rendono la maggioranza degli adulti
più intolleranti davanti ai gesti incerti di un
nonno.
Eppure gli anziani meriterebbero più pa-
zienza. I nonni custodiscono
la memoria
,
l’identità
più antica di una famiglia,
le no-
streorigini
. Nel rapporto tranonni enipoti,
poi, si assisteaun lentoassorbimento, senza
sforzi pedagogici, di valori, gesti, gusti che
faranno parte della storia e dell’identità
dell’individuo. Per gli anziani, d’altro lato,
la presenza dei nipotini attutisce rimpianti,
rispolvera antichi saperi ed emozioni. Non-
ni e bambini, insomma, rappresentano
la
continuità nel tempo
.
Unodegli eventi più significativi della tarda
età adulta è rappresentato di solito dal
di-
ventarenonni
. Per alcuni aspetti, diventare
“genitori di genitori”significa
fare un salto
indietro nel tempo
: la nascita di un nipo-
te fa rivivere grandi emozioni e, se vi è un
coinvolgimentoattivonell’allevamentodel
bambino, anche
grandi fatiche
.
I nonni hannoun ruolo fondamentalenel ci-
cloevolutivodella famiglia: la loropresenza
porta al
confronto tra due generazioni
e
trametodi educativi e regole di vita a volte
moltodiversi. Il rapporto franonni egenitori
non è quasi mai indolore: gli uni o gli altri
devono spesso abbandonare i propri mo-
delli per elaborarne di nuovi. Questo pro-
cesso implica dispendio di risorse fisiche,
psicologiche ed emotive.
Tra nonni e nipoti
, invece, tende a instau-
rarsi una
relazione irripetibile eunica
. In-
fanzia e vecchiaia sono infatti due età simili
tra loro, anche se apparentemente lontane.
I cambiamenti sociali e culturali degli ul-
timi cinquant’anni hanno avuto notevoli
I nipoti possono essere per i nonni uno stimolo
a tenere la mente sempre allenata.
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