crescono secondo le leggi operanti in ciascuno singolarmente». Sono queste le premes-
se su cui egli basò la sua proposta di educazione infantile nei termini di un “giardino”.
Dopo un periodo trascorso accanto a Pestalozzi come assistente (e verso questo studioso
la sua elaborazione pedagogica ebbe più di un debito, specie sul piano didattico), nel
1817 Fröbel aprì la sua prima scuola a Keilhau (località sita nella sua regione natale su
cui lasciò uno scritto del 1821), cui fecero seguito altre analoghe iniziative (nel 1831
a Willisau, in Svizzera, vicino a Lucerna, e nel 1835 a Burgdorf ). Già noto per il sag-
gio
L’educazione dell’uomo
– nel 1837 avviò, infine, la sua esperienza più importante,
a Bad Blankenburg (ove esiste un importante museo fröbeliano). Qui nel 1840 appli-
cò al suo istituto l’intitolazione
Kindergarten
(“Giardino d’infanzia”) per rimarcarne
la profonda differenza rispetto alle scuole infantili del tempo.
In quello stesso anno diede alle stampe il saggio
Progetto d’un piano per fondare e realiz-
zare un giardino d’infanzia
, nel quale Fröbel, oltre a fornire indicazioni pratiche, esal-
tò l’
opera educativa della donna
e l’amore per i bambini, sostenuto dalla conoscen-
za e dal rispetto delle leggi della
crescita naturale
. Proprio questo scritto aiuta a com-
prendere la novità del Kindergarten il cui apporto originale non consistette tanto nella
giustificazione generale con i suoi debiti verso Rousseau e la Naturphilosophie (Fröbel
non ha la tempra del teorico puro), quanto nella capacità di mettere a punto pratiche
educative particolarmente efficaci.
Cinema
e letteratura
Into the wild
riferimento a cui guardare per superare i
contrasti e le lacerazioni del mondo indu-
strializzato e dominato dalla tecnica.
Il film
Tipicamentemoderna, l’esigenza di
un ritorno alla natura è stata analizzata da
Sean Penn nel film
Into thewild
. Protagoni-
sta è Christopher McCandless, un giovane
studente americano di famiglia benestan-
te. Portati a termine gli studi, Christopher
Uomo e natura
Tra i motivi centrali della
Naturphilosophie, vi era l’esigenza che l’uo-
momoderno recuperasse l’armoniaperdu-
ta con ilmondonaturale. Contro ilmeccani-
cismo, che riconduceva lanatura almodello
di una macchina, i romantici vedevano nei
fenomeni naturali lamanifestazionedi una
spinta vitale, ovvero l’espressione della po-
tenza divina. Essenzialmente innocente, la
natura rappresentava per loro il punto di
Titolo originale:
Into the wild
Regia:
Sean Penn
USA, 2007, 148’
decide di lasciare la famiglia, per intrapren-
dere un viaggio attraverso gli Stati Uniti.
Si tratta di un viaggio privo di una meta
precisa: egli vuole infatti vagabondare in
cerca di esperienze nuove, che lo liberino
dalla routine e dagli schemi rigidi, che fi-
nora hanno scandito la sua vita (l’esigenza
di muoversi senza una meta lo porta tra
l’altro a darsi il soprannome di Alexander
Supertramp, ovvero “super-viandante”).
Determinante, durante il viaggio, è la de-
cisione di andare sino in Alaska, per tra-
scorrere un periodo di solitudine e stare a
stretto contatto con la natura. Immersonel
mondo naturale, intatto nel suo carattere
selvaggio, Christopher riflette sul proprio
percorso e trova una consapevolezza più
profonda del suo valore, indipendente
dalle cose materiali e legato alle relazioni
interpersonali. Deciderà quindi di fare ri-
torno a casa: tuttavia, probabilmente per
un’intossicazione da cibi velenosi, morirà
mentre ancora si trova in Alaska.
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30/12/