i processi cognitivi
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diverse infanzie a confronto
La duplice visione dell’infanzia di Herbart e di Gabelli non è un caso isolato. Dai pri-
mi decenni dell’Ottocento in poi si trovano infatti nella letteratura, negli scritti di me-
dicina, nei saggi di pedagogisti ed educatori due visioni dell’infanzia, entrambe da di-
sciplinare (l’Ottocento non è un secolo rousseauiano), ma con prospettive pedagogi-
che alquanto diverse.
In una prevale un’immagine piuttosto negativa: nel bambino si nascondono il germe del
male, la ricerca del piacere più che del dovere, la selvatichezza al posto delle buone rego-
le e occorre agire per tempo in modo da estirpare fin dalla più tenera età le inclinazioni
negative; quanto più i genitori e gli educatori lasciano a se stesso il rispettivo figlio e al-
lievo, più alto si fa il rischio del disordine sociale e morale. La seconda visione è meno
pessimistica: il bambino, in specie quello piccolo, è descritto come avido di conoscere,
gioiosamente plasmabile, disponibile a interiorizzare le buone abitudini; perciò occorre
approfittare di queste disposizioni positive e disciplinarlo sin dalla più tenera età in mo-
do da renderlo il principale protagonista della costruzione del suo senso di responsabilità.
Nell’immensa letteratura per l’infanzia pubblicata nel XIX secolo allo scopo di instil-
lare buoni sentimenti (il cui esempio più alto è
Cuore
di Edmondo De Amicis) non
a caso si confrontano due modalità narrative riconducibili proprio alla
duplicità di
concezione
dell’infanzia. Da una parte ci sono autori che prediligono sot-
tolineare le conseguenze dannose delle cattive azioni e, per reazione, in-
vitano a buoni comportamenti; dall’altra ci sono quanti, invece, celebra-
no i buoni sentimenti e attraverso di essi fanno trionfare il bene sul male.
Tanto interesse per “chi è il bambino” – interesse destinato a prolungarsi
anche per larga parte del Novecento – riflette un’attenzione per l’infanzia
e la sua educazione assai più complessa rispetto ai secoli precedenti. Le
motivazioni di questo nuovo (e sotto molti aspetti) inedito “sentimento
dell’infanzia” sono diverse.
Attraverso l’analisi del pensiero di Johann Heinrich Pestalozzi e Johann
Paul Friedrich Richter, si affermano alcuni motivi tipici della cultura ro-
mantica: la scoperta di un’età capace di vedere il mondo attraverso gli oc-
chi dell’ingenuità e del sentimento, da crescere attraverso la dimensione
affettiva e da
correggere amorevolmente
. Un altro fattore di rilievo e di
novità è costituito dall’interesse del mondo della medicina che fin da me-
tà Settecento prospettò nuove pratiche educative, maggiore attenzione al-
la
crescita fisica
, condizioni igieniche più salubri, tutte raccomandazioni
raccolte dapprima dai ceti aristocratici e borghesi e che, lentamente, pas-
sano nelle abitudini anche delle famiglie popolari.
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La cura dell’infanzia
e la “pedagogia povera”
La copertina di
Cuore
, il libro
di Edmondo De Amicis, uscito
nel 1886. Il disegno è opera
dell’illustratore e fumettista
Bruno Angoletta (1889-1954).
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