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MODULO 1
Analisi vettoriale
Questa struttura, nota in architettura con il nome di
trili-
te
2
,
risulta composta da tre elementi strutturali connessi
fra loro, in modo tale che le azioni esterne sono trasferite
dall’architrave sui piedritti e da questi al suolo.
Al fine di approfondire ulteriormente questa analisi e chia-
rire i termini che stiamo adoperando, consideriamo la
struttura rappresentata nella
figura 4
: si tratta di un’inca-
vallatura in legno per la copertura di un ambiente, appog-
giata su pareti in muratura che spiccano dal terreno.
Notiamo che tale struttura è assai simile al precedente si-
stema architravato; tuttavia, l’elemento o­rizzontale che in
questo caso prende il nome di
capriata
3
è composto, a sua
volta, dai seguenti elementi strutturali semplici:
AB
e
BC
sono i
puntoni,
AC
la
catena
,
BD
si
chiama
monaco
,
DE
saette
(vedi Modulo 3, U.D. 1).
Un ulteriore esempio è illustrato in
figura 5
. Essa mostra la
struttura di un ponte nella quale distinguiamo i seguenti
elementi strutturali: una
trave
orizzontale che sostiene di-
rettamente la via di transito e un
arco
inferiore che sorregge
Figura 2
Rappresentazione di un oggetto pesante.
Figura 3
Esempio di sistema strutturale semplice: architrave su
piedritti in pietra (trilite).
Figura 4
Sistema strutturale relativamente semplice:
trave composta (capriata) su pareti in muratura.
Figura 5
Esempio di sistema strutturale complesso:
ponte ad arco a via superiore.
F
1
F
2
somma delle
forze superiori
peso
F
3
F
1
F
2
F
3
B
D
A
C
E
E
legno
muratura
trave orizzontale
arco
setti
P
1
P
2
cemento
armato
2
Trilite
: dal greco “tre pietre”, struttura elementare a forma
di portale, costituita da tre elementi, due verticali, laterali,
portanti e uno superiore portato.
3
Capriata
: struttura portante per la copertura di capannoni,
preferita in passato, per la semplicità, nelle chiese francescane.
la trave mediante una serie di elementi verticali,
pilastri
o
setti
,
e trasmette i carichi agenti al suolo.
Abbiamo così chiarito cosa si debba intendere per
elemen-
to strutturale
e per
struttura
.
È opportuno, però, riflettere
sul fatto che questa distinzione è fatta per motivi di como-
dità in quanto, nella realtà dei fatti, anche il più semplice
elemento strutturale, quale un pilastro, può essere conside-
rato come una struttura.
Per convincersi di ciò è sufficiente pensare che, se potessimo
osservare con strumenti opportuni una parte piccolissima
di quel pilastro, scopriremmo che essa è costituita da una
struttura assai complessa, fatta di atomi e molecole che inte-
ragiscono fra loro secondo leggi estremamente difficili da
descrivere e che richiedono competenze specifiche; a questa
scala di osservazione, i nostri strumenti di indagine perdo-
no valore e cedono il passo ad altri strumenti che sono pro-
pri di un’altra disciplina: la Fisica dello stato solido.
è in questo senso che va vista la divisione che noi operia-
mo fra struttura ed elemento strutturale; in ogni caso la
nostra indagine è di tipo macroscopico, essendo le altre di
tipo microscopico. Di regola, ed è buona norma, l’idea
della struttura deve nascere nella mente del progettista
contemporaneamente all’idea di tutta la costruzione; per
questo è necessario avere una corretta conoscenza dei pro-
blemi della progettazione in generale e della progettazione
strutturale in particolare.
NOTA