G. Simmel,
La moda
Il modo in cui ci è dato comprendere i fenomeni della vita ci fa avvertire in ogni punto
dell’esistenza una pluralità di forze; sentiamo che ognuna di esse aspira a superare il
fenomeno reale, limita la sua infinità in rapporto all’altra e la trasforma in pura tensione
e in desiderio. In ogni fare, anche nel più creativo e fecondo, sentiamo che qualcosa non
è ancora giunto a completa espressione. Mentre ciò avviene con la limitazione reciproca
degli elementi opposti, l’unità della totalità della vita si rivela nel loro dualismo. E solo
nella misura in cui ogni energia interna preme oltre il limite della sua manifestazione
visibile, la vita acquista quella ricchezza di possibilità inesauribili che integra la sua realtà
frammentaria; solo così i suoi fenomeni fanno presentire forze più profonde, tensioni
più irrisolte, una lotta e un accordo di proporzioni più ampie di quanto riveli la loro
realtà immediatamente data.
Questo dualismo non può essere descritto immediatamente, ma può essere sentito
solo nelle sue singole opposizioni, tipiche della nostra esistenza, come il loro principio
formale ultimo. La prima indicazione ci viene dalla fisiologia della nostra natura, che
ha bisogno di movimento e di quiete, di produttività e di ricettività. Anche nella vita
dello spirito siamo dominati in parte dall’aspirazione all’universale, in parte avvertiamo
la necessità di cogliere il particolare: se il primo dà al nostro spirito la quiete, il secondo
lo costringe a
percorrere
tutti i singoli casi. Non diversamente, nella vita del sentimento,
cerchiamo la quieta sottomissione a uomini e cose non meno dell’energica autoaffer-
mazione nei confronti di entrambi. Tutta la storia della società si svolge nella lotta, nel
compromesso, nelle conciliazioni lentamente conquistate e rapidamente perdute che
intervengono fra la fusione con il nostro gruppo e il distinguersene individualmente.
Filosoficamente, l’oscillazione della nostra anima tra questi poli può prendere corpo nel
contrasto fra la dottrina dell’unità del tutto e il dogma dell’incomparabilità, dell’essere-
per-sé di ogni elemento del mondo. Anche a livello pratico, nella lotta di partiti opposti
come il socialismo
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e l’individualismo
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, si tratta sempre della medesima forma fonda-
mentale di dualismo, che nel campo della biologia si rivela infine come contrasto di
ereditarietà e di variabilità. La prima è esponente dell’universale, dell’unità, dell’ugua-
glianza placata di forma e contenuto, la seconda genera la mobilità, la molteplicità di
elementi separati, l’inquieta evoluzione da un contenuto di vita individuale ad un altro.
Ogni forma essenziale di vita nella storia della nostra specie rappresenta nel proprio
Il dualismo delle forze
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Per socialismo si intende l’insieme delle dottrine e dei movimenti politici interessati a trasfor-
mare la società umana in senso egualitario. Dal punto di vista dottrinario, le teorie socialiste con-
testano ogni concezione individualistica, enfatizzando l’inclinazione sociale della natura umana.
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Concezione che porta a perseguire il bene del singolo individuo a discapito del bene comune.
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