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Il secondo Novecento
A
C
E
F
LESSICO
Analisi del linguaggio.
Secondo la tradizione filosofica analitica, l’analisi del linguaggio è lo strumento prin-
cipale dell’analisi del pensiero e del significato.
Analisi del significato.
Secondo gli esponenti dell’empirismo logico, essa costituisce il compito principale
della filosofia, la quale, lungi dal produrre conoscenze in senso stretto, è essenzialmente attività di chiarifica-
zione del significato dei termini e degli enunciati impiegati nella scienza e nel discorso quotidiano.
Atomismo logico.
Concezione logica e filosofica formulata da Russell, secondo la quale la realtà è composta
da una molteplicità di «fatti atomici», ossia di fatti non scomponibili in altri fatti.
Criterio di falsificazione.
Proposto da Popper in alternativa al principio di verificazione tipico dell’empiri-
smo logico, ma con senso diverso; tale criterio prevede che una qualunque teoria, per dirsi scientifica, debba
ammettere la possibilità di una sua confutazione.
Etica normativa.
È la parte della riflessione etica che ha la funzione di definire i criteri di valutazione mora-
le, in base ai quali stabilire quali cose sono buone e quali azioni sono giuste.
Fallacia naturalistica.
È l’errore logico che, secondo Moore, consiste nel ritenere che la qualità indicata dal
termine “buono” sia definibile sulla base di altre qualità più semplici di tipo non valutativo. L’errore che è alla
base della fallacia naturalistica consiste nella pretesa di derivare un valore (dover essere) da meri fatti (essere).
Fenomenismo.
Concezione epistemologica – sostenuta anche dal giovane Carnap – secondo cui i fenome-
ni, o percezioni globali soggettive, costituiscono la base ultima su cui poggia l’intero edificio della conoscen-
za e della scienza.
Filosofia analitica.
Corrente della filosofia novecentesca, inaugurata dall’analisi logica del linguaggio. Il suo
scopo principale è la chiarificazione del significato dei termini impiegati nelle asserzioni filosofiche e scienti-
fiche. Secondo l’impostazione analitica la filosofia consiste essenzialmente nell’analisi del linguaggio.
Fisicalismo.
Tesi epistemologica secondo la quale la fisica costituisce il punto di riferimento per tutte le al-
tre scienze.
zione
delle teorie, che è criterio della loro scientificità, non del significato. Popper afferma che le asser-
zioni scientifiche devono poter essere falsificabili, ossia sottoponibili a confutazione.
2.
Quine attacca due principi caratterizzanti dell’empirismo logico, ossia: la distinzione tra enunciati ana-
litici e sintetici e la tesi del riduzionismo. A parere di Quine, infatti, non si può fornire una spiegazione
adeguata di “analitico”; inoltre, la verità di una proposizione dipende dalle relazioni che intercorrono
tra la proposizione data e le altre proposizioni del linguaggio cui essa appartiene (
olismo
).
3.
Putnam prende le distanze dalla prospettiva dell’empirismo logico sostenendo la teoria del «realismo
interno» come soluzione del problema della conoscenza e la tesi di un intreccio inestricabile tra giudizi
descrittivi e giudizi normativi, ossia tra fatti e valori.
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