PARTE I
Pianificare il cantiere in sicurezza
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Nella costruzione di un nuovo edificio viene in genere se-
guita sempre la stessa sequenza di operazioni, ciò che si
modifica è il tipo o il numero delle fasi di lavoro, che di-
pendono dall’opera da realizzare, dalla sua dimensione e
dal suo contesto specifico.
Attraverso la propria esperienza sul campo sia i tecnici sia
le imprese acquisiscono la capacità di comprendere cosa è
necessario e quanto tempo occorre per svolgere un certo ti-
po di incarico. Nelle lavorazioni più specialistiche è buona
norma avvalersi di maestranze esperte che saranno in gra-
do di inserire tra le fasi di lavoro tradizionali tutte quelle
necessarie a portare a buon fine l’opera nei tempi previsti
e con i giusti mezzi.
Un esempio abbastanza comune è quello dei lavori di ri-
strutturazione o di restauro, che possono prevedere tra le
altre anche opere di consolidamento oppure lo smontag-
gio e rimontaggio di manufatti esistenti; il Progettista che
pianifica e l’impresa che realizza questo tipo di interventi
devono sapere bene come analizzare lo stato di fatto e co-
me mettere in sicurezza le strutture e gli impianti esistenti.
La sequenza riportata nella tabella che segue corrisponde a
un cantiere edile tradizionale e non comprende, appunto,
lavori sul costruito (
tabella 1
).
L’uso dei cronoprogrammi
La sequenza delle lavorazioni in un cantiere, data la sua
complessità, viene resa più immediata attraverso l’elabora-
zione di un
cronoprogramma
, cioè un grafico con il quale
mostrare la scansione programmata nel tempo delle lavo-
razioni (il cosiddetto diagramma di Gantt).
Il
diagramma di Gantt
prende il nome dall’ingegnere
americano Henry Laurence Gantt (che lo ideò nel 1917)
e si costruisce rappresentando lungo un asse orizzontale
l’arco temporale totale del progetto, suddiviso in fasi in-
crementali (ad es. giorni, settimane e mesi), e lungo l’asse
verticale la successione dei lavori di progetto. Le barre di
sviluppo di ogni lavorazione possono sovrapporsi se al-
cune attività possono o devono essere eseguite in contem-
poranea.
I contenuti minimi del cronoprogramma sono disciplinati
dall’
Allegato XV
del D.Lgs. 81/08 che prevede, in partico-
lare, l’esame dei
rischi più gravi
(investimento, seppelli-
mento, caduta dall’alto, ecc.).
I cronoprogrammi consentono lo sviluppo di un vero e
proprio “calendario” che può essere creato dal Progettista
(per pianificare e controllare le operazioni di cantiere) e
poi verificato dal Coordinatore in fase progettuale (in me-
rito agli adempimenti per la sicurezza) e allegato al PSC.
Attraverso il cronoprogramma è possibile evidenziare le
eventuali
interferenze tra le lavorazioni
, rimandando
poi al PSC l’esame delle prescrizioni operative per lo sfa-
samento spaziale o temporale delle lavorazioni interferen-
ti e le modalità di verifica del rispetto di tali prescrizioni.
Ad esempio, se in un certo periodo sono previsti lavori di
smaltimento dell’amianto nell’area interessata dovrà esse-
re presente solo il personale addetto, adeguatamente pro-
tetto.
Per le opere che rientrano nel campo di applicazione del
"Codice dei contratti pubblici", il cronoprogramma dei
lavori prende esclusivamente in considerazione le proble-
matiche inerenti agli aspetti della sicurezza ed è redatto a
integrazione del cronoprogramma delle lavorazioni previ-
sto dall’
art. 40 del D.P.R. 207 del 2010
, cioè:
Tabella 1
Sequenza di riferimento per un cantiere edile tradizionale.
D.Lgs. 81/08, Allegato XV, "Contenuti minimi dei piani di
sicurezza nei cantieri temporanei o mobili, Punto 2.2.3
Il Coordinatore per la progettazione suddivide le singole lavorazioni in fasi di
lavoro e, quando la complessità dell’opera lo richiede, in sottofasi di lavoro, ed
effettua l’analisi dei rischi presenti, con riferimento all’area e all’organizzazio-
ne del cantiere, alle lavorazioni e alle loro interferenze, a esclusione di quelli
specifici propri dell’attività dell’impresa [...].
1.
Il progetto esecutivo è corredato dal cronoprogramma delle lavorazioni. Il
cronoprogramma è composto da un diagramma che rappresenta graficamente
la pianificazione delle lavorazioni gestibili autonomamente, nei suoi principali
aspetti dal punto di vista della sequenza logica, dei tempi e dei costi. Il cronopro-
gramma è redatto al fine di stabilire in via convenzionale, nel caso di lavori com-
pensati a prezzo chiuso, l’importo degli stessi da eseguire per ogni anno intero
decorrente dalla data della consegna, nonché ai fini di quanto previsto dall’arti-
colo 171, comma 12 (Modalità per il calcolo e il pagamento della compensazione).
2.
Nei casi di cui all’articolo 53, comma 2, lettere b) e c) del Codice, il cronopro-
gramma è presentato dal concorrente unitamente all’offerta (cioè quando il con-
tratto ha per oggetto un progetto definitivo dell’amministrazione aggiudicatrice
oppure la progettazione esecutiva e l’esecuzione di lavori sulla base del progetto
preliminare dell’amministrazione aggiudicatrice).
3.
Nel calcolo del tempo contrattuale deve tenersi conto della prevedibile inci-
denza dei giorni di andamento stagionale sfavorevole.
1)
Installazione del cantiere.
2)
Scorticamento superficiale del terreno.
3)
Scavi di fondazione.
4)
Montaggio delle opere provvisionali.
5)
Demolizioni.
6)
Rimozioni.
7)
Realizzazioni delle opere fondali ed eventuali reinterri.
8)
Realizzazioni delle opere portanti fuori terra verticali (come pila-
stri, setti e murature) e orizzontali (come solai, aggetti, coperti).
9)
Realizzazione delle frontiere esterne (tamponamenti esterni).
10)
Realizzazione di partizioni interne (tamponamenti).
11)
Esecuzione di isolamenti e impermeabilizzazioni.
12)
Esecuzione degli impianti: idrici e sanitari, di ventilazione, di
smaltimento delle acque reflue, di riscaldamento, di condiziona-
mento, elettrici e di fornitura del gas di città.
13)
Esecuzione di intonaci.
14)
Esecuzione di rivestimenti e pavimenti.
15)
Montaggio degli infissi.
16)
Installazione delle lattonerie.
17)
Montaggio di opere in ferro, in legno o in altri materiali.
18)
Esecuzione delle tinteggiature e delle verniciature.
19)
Smontaggio delle opere provvisionali.
20)
Rimozione dell’impianto di cantiere.
21)
Sistemazione e ripristini delle aree esterne.