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Relatività del moto e principio di composizione dei movimenti
Vogliamo ora mostrare come il principio di composizione dei movimenti
consentisse a Galilei di giustificare l’invariabilità della gittata delle palle di
cannone sparate in versi opposti anche in presenza del moto della Terra e
di salvare così l’ipotesi copernicana della rotazione del nostro pianeta intor-
no al Sole.
Utilizzando tale principio, infatti, Galilei poteva affermare che il movimen-
to dei due proiettili era determinato dal sommarsi:
• di una velocità
v
T
identica a quella di rotazione della Terra;
• di una velocità
v
S
(o
-
v
S
) attribuita ai proiettili dallo sparo.
Se questo è vero, per un osservatore O
S
solidale alla Terra i vettori che rap-
presentano la sua velocità, quella della Terra e quella dei proiettili A e B,
sono rappresentati in
Figura 25
.
Tenendo conto che la velocità è una grandezza relativa all’osservatore, O
S
vedrà il proiettile B muoversi verso destra con velocità
v
S
e il proiettile A
muoversi verso sinistra con velocità
-
v
S
; constaterà quindi una gittata
uguale per i due proiettili.
y
x
v
S
v
T
v
T
v
T
v
T
– v
S
O
S
A
B
C
P
A
P
B
gittata nel caso B
gittata nel caso A
Figura 24
Rappresentazione
sche­matica del comportamento
della palla di cannone sparata
verso destra e verso sinistra
secondo la visione pregalileiana
e ammettendo che la Terra sia in
moto. Nel primo caso il cannone,
trascinato dal moto della Terra,
insegue la palla che, quindi,
toccherà il suolo in un punto
P
A
che risulterà poco distante
dal cannone. Nel secondo caso
il cannone fugge via dalla palla
che quindi toccherà il suolo
in un punto P
B
la cui distanza
P
B
C dal cannone risulterà
decisamente più grande della
distanza P
A
C.
Figura 25
Rappresentazione
vettoriale delle velocità
dei proiettili A e B, della Terra
e dell’osservatore O
S
solidale
ad essa.
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