Fenomeni meccanici e loro interpretazione
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E quando ciò sia, segue per necessaria conseguenza che anco il moto diurno
sia della Terra: imperocché se, stando fermo il Sole, la Terra non si rivolgesse
in se stessa, ma solo avesse il movimento
annuo intorno al Sole, il nostro anno non
sarebbe altro che un giorno ed una notte,
cioè sei mesi di giorno e sei mesi di notte
[a giustificazione di ciò si osservi la
Fi-
gura 22
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]
.
Vedete poi quanto acconciamente vien le-
vato dall’universo il precipitosissimo mo-
to delle 24 ore, e come le stelle fisse, che
sono tanti Soli, conforme al nostro Sole
godono una perpetua quiete.
G. Galilei,
Dialogo sopra i due massimi
sistemi del mondo
, 1632
L’ipotesi del moto di rotazione della Terra su se stessa non era però esente da
critiche. Fra queste una delle più significative era tradotta dall’esperimento
concettuale dei due cannoni, che in termini attuali può essere descritto nel
modo seguente.
Si immagini di trasportare due cannoni di identica potenza di fuoco sulla
linea dell’equatore terrestre e si immagini che questi lancino due proiettili
identici mediante un’identica carica di lancio e da parti opposte (
Figura 23
).
Chiameremo caso A quello in cui il proiettile viene sparato verso destra,
caso B quello opposto.
L’esperienza di ogni artigliere del Seicento indicava con certezza che la git-
tata dei due proiettili è la stessa nei due casi e questa constatazione si con-
ciliava con l’idea che la Terra si trovasse in uno stato di quiete assoluta al
centro dell’Universo e che, perciò, fosse il Sole a ruotare intorno ad essa.
Ma supponiamo ora di attribuire alla Terra (come faceva Galilei) un mo-
to di rotazione su se stessa. Dato che il suo raggio è molto grande, questo
movimento, a livello locale, si traduce in uno spostamento della superficie
terrestre in una direzione praticamente orizzontale e perciò, nel caso che
stiamo esaminando, supporremo ad esempio che la superficie sulla quale so-
no appoggiati i due cannoni si sposti da sinistra a destra. Poiché il modo di
intendere il movimento di un corpo prima di Galilei consisteva nel ritenere
che tale moto avesse proprietà completamente indipendenti dal congegno
(cannone, catapulta ecc.) che lo aveva prodotto, si doveva ammettere che,
nel caso in cui la superficie della Terra si sposta come sopra precisato, la
gittata del proiettile nel caso A fosse decisamente inferiore a quella che si
ottiene nel caso B, in quanto nel primo dei due casi il cannone segue (per
così dire) il proiettile che sta eseguendo il volo, mentre nel caso B va in verso
opposto. Questa ipotetica situazione è illustrata dalla sequenza di soggetti
riportati in
Figura 24
. Le posizioni delle palle sparate dai due cannoni sono
rappresentate a intervalli uguali di tempo e la velocità di lancio delle palle si
considera irrealisticamente piccola.
Come si è detto, l’esperienza degli artiglieri negava questo comportamento
dei proiettili e dunque si doveva concludere che la Terra non poteva ruo-
tare su se stessa; ma, in tal caso, per quanto detto da Galilei nella citazione
poc’anzi riportata,
veniva negata anche la sua rotazione attorno al Sole, ovvero
l’ipotesi copernicana
.
”
P
P
S
P
P
P
P
P
P
P
P
P
P
Figura 22
Qualora la Terra non
ruotasse intorno a se stessa,
il punto P sarebbe illuminato
dal Sole per sei mesi consecutivi
e per gli altri sei mesi si
troverebbe al buio.
Figura 23
Due cannoni identici
sparano due proiettili identici da
parti opposte mentre la Terra
ruota in senso orario.
verso di rotazione dellaTerra
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