L’età triumvirale
Dopo la morte di Cesare, il suo luogotenente
Marco Antonio
rimase arbitro della situazio-
ne adottando una politica vessatoria nei confronti del senato, denunciata da Cicerone nel-
le
Filippiche
(44-43 a.C.). Il senato, per parte sua, non trovò migliore strategia che quella di
contrapporre allo strapotere di Antonio la figura di
Ottaviano
, nominato da Cesare figlio
ed erede per testamento, ma ritenuto manovrabile a causa della giovane età.
Nonostante la rivalità, alla fine del 43, Ottaviano e Antonio, insieme con Lepido (un altro
generale cesariano), stipularono il
secondo triumvirato
, assumendo il titolo di ‘triumviri
incaricati della costituzione della
res publica
’. Il senato ratificò il triumvirato e gli affidò il
compito di sconfiggere i cesaricidi.
Si posero in questo modo le premesse per un ritorno alle
liste di proscrizione
contro gli av-
versari politici – vittima illustre fu Cicerone – e per lo scontro di
Filippi
(3-4)
, dove, nel 42,
l’esercito triumvirale sconfisse
Bruto e Cassio
, uccisori di Cesare.
La spartizione dell’impero
Subito dopo la vittoria emerse il problema della convivenza tra Ottaviano e Antonio, che
ambivano entrambi alla conquista del potere personale. Si procedette quindi a una sparti-
zione dell’impero:
Ottaviano ottenne
l’Italia e la Spagna
,
Antonio
le province orienta-
li
. Antonio commise l’errore tattico di allontanarsi da Roma lasciando il suo avversario al
centro delle decisioni politiche: Ottaviano poté quindi procedere alla
ridistribuzione di ter-
re ai veterani
dell’esercito, una vicenda di cui si trova cenno nella I e nella IX ecloga di Virgi-
lio (vd. Capitolo 3, T1 e T2, pp. 65 ss.; T3, p. 74), che fu vittima della confisca nei territori di
Mantova. Dopo i primi disaccordi, sfociati nel 40 nella
guerra di Perugia
, nello stesso anno,
con l’
accordo di Brindisi
, Antonio e Ottaviano riconfermarono il triumvirato e, in pratica, la
spartizione del potere, emarginando sem-
pre di più Lepido. Celebrato da Virgilio
nella IV
ecloga come promessa di un’era
di pace, questo accordo fu in realtà solo un
compromesso momentaneo, seguito, nel
37, da un nuovo incontro a
Taranto
,
ini-
zialmente previsto a Brindisi: l’incontro di
Brindisi era stato predisposto dalla missio-
ne diplomatica guidata da Mecenate, ami-
co e fidato consigliere di Ottaviano, e ar-
gutamente narrata da Orazio nella satira
I 5 (vd. Capitolo 4, T3, p. 172).
3-4
Filippi, la piana e l’acropoli con i resti
del Foro.
Gli uccisori di Cesare si erano spostati in
Oriente: furono battuti in due diversi scontri
nella piana di Filippi, in Macedonia.
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