L'estrazione degli idrocarburi
La certezza che gli idrocarburi siano presenti e in quantità
sufficiente da rendere conveniente l’estrazione viene rag-
giunta solo dopo aver scavato una serie di
pozzi esplora-
tivi
(profondi 6000-8000 m), per determinare le caratteri-
stiche e l’estensione del giacimento.
L’estrazione del pe trolio
dal sottosuolo si ef fettua
tramite
trivellazione
. Un
impianto di trivellazione è
costituito da un
traliccio
,
il
derrick
, che sostiene e
guida uno scalpello che
perfora il suolo f ino alla
sacca petrol ifera
. Al
momento in cui si toglie la
sonda di trivellazione, alla
testa del pozzo
si inserisce
un complesso di
valvole
e
manometri
, detto
albero
di natale
, che regola i l
f lusso e la pressione del
petrolio. Dopo aver fatto
fuoriuscire gli idrocarburi
gassosi, che sono sem pre
presenti sulla cima del gia-
cimento, si inizia il prele-
vamento.
Il trasporto degli idrocarburi
Il trasporto degli idrocarburi, fortemente infiammabili e
inquinanti, richiede particolari attenzioni:
◆
Per il
petrolio
questo avviene principalmente utiliz-
zando
navi cisterna
, dette
petroliere
. Per trasporta-
re il petrolio dai pozzi fino ai porti d’imbarco o diret-
tamente alle raf finerie, si utilizzano anche gli
oleo-
dotti
. Questi sono formati da tubazioni in acciaio di
diverso diametro
(da 15 cm a più di
1 m) in tronchi di
10-12 m saldati fra
loro, che assicura-
no lo scorrimento
del petrolio trami-
te grosse pompe
scaglionate lungo
il percorso;
◆
il
gas naturale
è trasportato in
gasdotti
, o, ridotto
allo stato liquido, in apposite navi dette
metaniere
.
Il trasporto degli idrocarburi, sia via terra che via mare,
comporta notevoli rischi per l’ambiente: sono frequenti
infatti i casi di incidenti o di perdite del carico, con disa-
strosi effetti sul terreno o sulle acq ue che rimangono
spesso inquinate per anni.
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Traliccio
Testa
del pozzo
Albero
di natale
Fuoriuscita
del petrolio
Verso la sacca
petrolifera
Un pozzo petrolifero
Gli impianti di trivellazione
possono raggiungere
anche gli 8000 m di profondità.
Oslo
Copenaghen
Reykjavik
Dublino
Londra
Amsterdam
Parigi
Bruxelles
Madrid
Lisbona
Roma
Lubiana
Berna
Sarajevo
Tirana
Belgrado
Bucarest
Sofia
Budapest
Vienna
Varsavia
Praga
Bratislava
Berlino
Vilnius Minsk
Kiev
Chisinau
Tallin
Mosca
Atene
Helsinki
Stoccolma
Podgorica
Riga
Zagabria
Algeri
Tunisi
Il Cairo
Istanbul
Tripoli
Oleodotti
Elettrodotti
Gasdotti
Le reti dell’energia
Uno dei fattori determinanti per lo
sviluppo di un Paese è la capacità di
rispondere al fabbisogno di energia.
Dato che raramente un Paese può
disporre di tutta l’energia della quale ha
bisogno, esistono delle reti di
infrastrutture che trasportano energia
(per esempio gli elettrodotti) o materie
prime per la sua produzione (oleodotti o
gasdotti).
L’Europa, per esempio, riceve il petrolio
attraverso oleodotti che provengono dal
Golfo Persico, dal Mare del Nord o dalla
Siberia. Il gas naturale, invece, proviene
dal Mare del Nord, dal Mediterraneo,
dai Paesi Bassi, dalla Siberia, dall’Algeria
e, in maniera minore, da alcune regioni
dell’Europa orientale. L’energia elettrica
prodotta da centrali idroelettriche,
termoelettriche o nucleari è invece usata
soprattutto nelle aree vicine al luogo di
produzione. I più importanti elettrodotti
di lunga distanza sono quelli che
attraversano la Penisola italiana,
partendo dall’arco alpino, e la
Scandinavia, seguendo le Alpi
Scandinave, come vedi nella carta.