1)
Per quanto riguarda la
condotta dell’impresa
, le iniziative di responsabilità sociale
possono essere di vario genere e collegarsi alle esigenze più diverse.
esempio
Nei confronti dei propri dipendenti, in particolare, l’impresa può contribuire alla istitu-
zione di una mensa aziendale oppure di un centro ricreativo; mentre per favorire i buoni rappor-
ti con la comunità locale, può essere utile la sponsorizzazione di squadre sportive, il restauro di
monumenti e opere d’arte, la realizzazione di un parco giochi per bambini ecc.
Con riferimento alla necessaria tutela dell’ambiente, poi, è possibile provvedere alla raccolta
differenziata degli scarti di lavorazione, organizzare corsi di educazione ambientale, sistemare
e tenere pulite le strade di un quartiere ecc.
2)
Per quanto riguarda il
carattere volontario
delle iniziative di responsabilità sociale,
è opportuno distinguere il momento della loro
decisione
da quello della
realizzazione
pratica.
La decisione delle iniziative, almeno secondo l’opinione di molti, deve essere libera e “di-
screzionale”; nel senso che le imprese devono avere la possibilità di aderire liberamente
alle azioni di responsabilità sociale, senza essere obbligate da norme rigide e vincolanti.
In caso contrario si avrebbe una forma di responsabilità
giuridica
, e non semplicemente
una responsabilità
sociale
, che dovrebbe essere basata principalmente su alcune regole
di natura etica e non sulle prescrizioni imperative di una legge.
Il discorso è però diverso se una decisione dell’impresa è già intervenuta rispetto a deter-
minate iniziative sociali, soprattutto nel caso che vi siano state in merito apposite tratta-
tive con i rappresentanti dei lavoratori e con le istituzioni interessate. In questa ipotesi,
gli impegni liberamente presi dalla direzione aziendale devono essere mantenuti, e la re-
alizzazione pratica degli interventi previsti costituisce per l’impresa un obbligo giuridico.
3)
Per quanto riguarda i
destinatari delle iniziative
, possiamo distinguere due forme
di interventi socialmente responsabili: quelli destinati alla comunità locale nel complesso
e quelli destinati a categorie particolari di soggetti.
Nel primo caso, le
iniziative dell’impresa recano un vantaggio alla popolazione co-
me tale
: per esempio mediante la cura del verde pubblico in un’area urbanizzata, me-
diante una donazione alle biblioteche di un certo territorio, mediante la costruzione di
un’opera di utilità generale ecc.
Nel secondo caso,
le iniziative recano un vantaggio a categorie di soggetti
che sono
direttamente interessati all’attività produttiva dell’azienda, come possono essere i suoi
dipendenti o i suoi fornitori. Tali soggetti vengono definiti a volte
stakeholder
, dal mo-
mento che sono portatori di un interesse qualificato alla vita dell’impresa.
3
La teoria degli stakeholder
Il problema di una
responsabilità sociale
dell’impresa si è posto, nel corso del Novecen-
to, non soltanto in relazione ad alcuni fenomeni relativi alla società (come per esempio la
protezione dell’ambiente), ma in relazione alla struttura organizzativa delle grandi impre-
se. A questo proposito molti studiosi – prima negli Stati Uniti d’America e successivamen-
te anche in Europa – hanno evidenziato che
la grande impresa capitalistica presenta
una struttura complessa
, nella quale il potere di comando è quasi sempre attribuito ai
manager, e cioè a dirigenti di professione.
Lo scopo principale dell’impresa può essere quindi determinato non dai proprietari della
stessa, cioè dagli azionisti, bensì dagli amministratori, i quali operano frequentemente per
La struttura
complessa
delle imprese:
azionisti
e amministratori
La condotta
dell’impresa
La volontarietà
dell’impresa
I destinatari
delle iniziative
Glossario IT-EN
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