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una finalità diversa dalla massimizzazione del profitto, ovvero la crescita dimensionale
dell’impresa, che può essere ottenuta in genere con la massimizzazione delle vendite e
non con quella dei profitti.
Questa circostanza comporta che il gruppo di comando di un’impresa deve tener conto,
nello svolgimento dei suoi compiti di gestione, non soltanto degli azionisti e delle loro
esigenze di profitto, ma anche di tutti quei
soggetti
– diversi dai proprietari dell’azienda
– che sono comunque portatori di un
interesse specifico
alla vita dell’impresa.
Tali soggetti sono: i
dipendenti dell’impresa
, i quali
hanno un inte-
resse rilevante al funzionamento regolare dell’azienda, perché da
essa dipende il loro posto di lavoro
; i
clienti
, i quali
acquistano i
prodotti dell’impresa e quindi sono interessati alla sua attività
; i
fornitori
, i quali
hanno pure un evidente interesse alla continuità e
alla crescita dell’azienda
; la
comunità locale
nel suo insieme e le sue
istituzioni
(per esempio la Regione e il Comune), che
hanno sicura-
mente un interesse qualificato al buon andamento dell’impresa
.
I soggetti appena elencati vengono denominati comunemente
stakeholder
(cioè “porta-
tori di un interesse”) per distinguerli dagli
azionisti
, che sono invece “titolari di azioni”
e perciò si chiamano
shareholder
. Naturalmente, la posizione degli
stakeholder
varia
secondo la particolare funzione che essi svolgono rispetto all’impresa; in ogni caso, non
può esistere alcun dubbio sul fatto che tutti gli
stakeholder
, sia pure per motivi diversi dai
proprietari dell’azienda, hanno un interesse notevole alla vita e alla crescita dell’impresa.
Pertanto, secondo la teoria degli stakeholder, è evidente che gli amministratori dell’im-
presa devono avere un
rapporto collaborativo
con i soggetti in questione, ed essere
quindi
socialmente responsabili
, proprio per garantire la sopravvivenza dell’impresa e,
possibilmente, la sua crescita.
4
Principi di responsabilità sociale dell’impresa
I
principi fondamentali
che sono alla base della responsabilità sociale di un’impresa, e
perciò caratterizzano in maniera essenziale la responsabilità stessa, si possono riassume-
re nelle seguenti proposizioni:
1)
l’impresa deve tenere una condotta di collaborazione con tutti i soggetti interessati alla
sua attività, e deve essere quindi efficiente non solo nell’ambito del processo produttivo,
ma anche nel contesto sociale di riferimento (
principio dell’efficienza sociale
);
2)
l’impresa ha il compito di produrre determinati beni secondo le regole della qualità e
della
convenienza
, deve cioè comportarsi in modo economicamente valido, e i suoi ricavi
devono superare i costi di produzione (
principio della validità economica
);
3)
le azioni di responsabilità sociale che un’impresa compie devono essere integrate op-
portunamente nell’organizzazione aziendale, e quest’ultima deve essere perciò coerente
con le finalità dell’impresa (
principio della coerenza organizzativa
).
4.1
Efficienza sociale
Il principio dell’
efficienza sociale
comporta che le azioni dell’impresa
devono produrre effetti positivi nella comunità in cui essa opera, cioè
nei confronti dei vari stakeholder, con la precisazione che tali effetti
devono essere ottenuti mediante una quantità minima di risorse
.
Stakeholder
e shareholder
I principi
fondamentali
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