Le descrizioni del
Nuovo Mondo pongono
termine alle fantasticherie
medievali e fanno entrare
nell’immaginario europeo
il «selvaggio».
I racconti di viaggio di Colombo, diffusi da un’intensa
propaganda di corte, alimentarono una curiosità viva-
cissima in tutta Europa. Dai tempi del naturalista ro-
mano Plinio il Vecchio (I secolo d.C.), si fantasticava
sull’esistenza di
specie umane diverse
da quella nota:
si favoleggiava di uomini senza testa e con occhi e boc-
ca aperti sul petto («gastrocefali»), di uomini che camminavano con le brac-
cia e che usavano i piedi per farsi ombra (gli «sciopodi») e di altre specie
ancora. Del mare al di là dello stretto di Gibilterra si diceva che fosse abita-
to da mostri orripilanti e si discuteva se ai tropici la temperatura fosse tolle-
rabile e se all’altro capo della Terra esistessero le misteriose popolazioni de-
gli «antipodi», col loro modo di vivere rigorosamente rovesciato rispetto a
quello conosciuto.
L’impresa di Colombo fece giustizia sommaria di quelle favole e fece en-
trare nella cultura europea e nell’immaginario collettivo un nuovo prota-
gonista: il
«selvaggio»
, l’uomo primitivo che vive allo
stato di natura
. Il
racconto di popolazioni nude, belle e felici, senza leggi e senza nozione
della proprietà, generose e gentili, era fatto apposta per sollevare il più vi-
vo interesse in una società convinta della propria superiorità e che coltiva-
va modelli di organizzazione sociale di grande complessità. La lettera con
la quale Colombo annunciò la scoperta fu stampata e letta in tutta Europa
nelle diverse lingue nazionali e anche chi non sapeva leggere poteva vedere
riprodotte le immagini di popolazioni accoglienti sulle rive di isole verdeg-
gianti. Colombo, d’altra parte, non aveva portato solo racconti ma anche
esemplari viventi di quei popoli.
A differenza dei portoghesi, preoccupati di non divulgare informazioni
sulle rotte delle loro navi, le autorità spagnole non avevano alcun interes-
se a tenere segreti quei resoconti e così una ricca pubblicistica divulgò una
grande mole di notizie – sia vere, sia parto di fantasia – sul
Nuovo Mondo
.
Intanto, però, veniva accertata la vera natura delle terre scoperte da Colom-
bo. Il fiorentino
Amerigo Vespucci
, navigatore esperto, compì, tra il 1499
e il 1502, un viaggio di ricognizione delle coste dell’America meridionale
che lo convinse della verità sfuggita a Colombo: dove questi vedeva solo
isole poste in prossimità della costa del grande Impero del Catai descritto
da Marco Polo, Vespucci vide la realtà di un continente intero,
fino ad al-
lora sconosciuto
.
La lettera in cui descriveva questa scoperta,
Mundus Novus
(1503), circolò in
tutta Europa. Il suo fu il contributo di uno scienziato, di un vero e attento
osservatore della realtà: non fu dunque immeritato il successo della pro-
posta di un geografo tedesco, Martin Waldseemüller, che in una carta del
1507 chiamò «
America
» questo Nuovo Mondo (
❯
Approfondimento
p. 298).
Nel corso del XVI secolo spagnoli e portoghesi passarono rapidamente dai
diffıcili tentativi di spingersi oltre Gibilterra al completo controllo delle rotte
oceaniche. Le loro navi conoscevano ormai il modo di arrivare in America
e in India e univano regolarmente i vari continenti. I navigatori spagnoli
per primi avevano tentato la
circumnavigazione del globo
: il primo a riu-
scirvi fu
Ferdinando Magellano
, portoghese ma al servi-
zio della corona di Spagna, in un viaggio che durò dal
1519 al 1521. Il Pacifico era però ancora un oceano
misterioso e per molto tempo nessuno fu in grado
di imitare l’impresa di Magellano.
Nel 1535 fu fondata la città di Buenos Aires, che
permise agli spagnoli di controllare meglio la par-
te meridionale del continente americano. Ma so-
lo nel 1564-65 una spedizione spagnola riuscì,
partendo dal Messico, a raggiungere il Pacifico e a
garantire il possesso coloniale delle isole Filippine.
Da questa data, l’unificazione marittima del globo
fu completa e l’impero coloniale spagnolo toccò i
confini di quello portoghese in Oriente.
Glossario
Stato di natura
Nella mitologia classica questa
espressione indica una presunta «età dell’oro»,
sotto il governo della divinità latina Saturno, che
gli uomini hanno perduto per sempre: l’espressione
torna anche nella dottrina cristiana, che la utiliz-
za per indicare la condizione in cui vissero i primi
uomini, prima del peccato originale.
SINTESI PER PUNTI § 4
■
Rafforzamento monarchico in Spagna: unificazio
ne delle corone di Castiglia e Aragona + conqui
sta del Regno musulmano di Granada (
1492
)
di quello di Navarra
■
Proposta di
Colombo
di raggiungere le Indie na
vigando verso Ovest
➝
idea della sfericità dell
Terra + errori cartografici (uniti a spirito religios
e ricerca di ricchezza)
■
1492
: dopo due mesi di navigazione Colombo rag
giunge le «Indie» e porta a conoscenza degli euro
pei i nuovi «selvaggi»
■
Altri viaggi: Vespucci capisce che le terre scoper
te non sono le Indie, ma un
nuovo continent
➝
in suo onore un cartografo tedesco lo battez
za «America»
■
Continuano anche i viaggi verso Est
➝
circum
navigazione del globo con la spedizione di Magel
lano (
1519-22
)
Cristoforo
Colombo
• Sfrutta le nuove
teorie geografiche
sulla sfericità della
Terra
• cerca le Indie
navigando verso
Ovest
1492
approdo di Colombo nelle «Indie»
1499-1502
viaggi di Amerigo Vespucci
= consapevolezza della scoperta di
un Nuovo Mondo
Monarchia
spagnola
• Unione
di Castiglia
e Aragona
• rafforzamento
politico,
economico e
territoriale
LE ORIGINI
DELL’ESPANSIONE SPAGNOLA
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