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si 1ª-2ª-3ª, per dare il senso di una continuità nel percorso didattico. Lo scoiattolo Pascal rappresenta una sorta di personaggio-guida e di aiutante che dispensa i suggerimenti utili ai bambini per svolgere gli esercizi con maggiore consapevolezza sul piano metacognitivo. Gli esercizi vengono proposti talvolta come prove da superare insieme ad alcuni personaggi, al fne di incentivarne lo svolgimento. Il tema scelto per ogni storia ha sempre una valenza pedagogica, pur avendo una cornice fantastica adatta all’età dei bambini.

In ogni classe, le schede sono suddivise in tre parti principali per ogni livello.

La prima parte di schede è di esercizio su diversi argomenti della didattica, uno per ogni scheda. In calce a ogni pagina sono indicati l’obiettivo didattico e il processo cognitivo indagati. All’interno delle schede è spesso presente una striscia di suggerimenti contenenti informazioni di carattere strategico e metacognitivo su come svolgere il compito con un maggior grado di consapevolezza ed effcacia. Le consegne delle schede si svilup-pano su più punti, che devono essere presentati e svolti uno alla volta perché seguono la logica sottostante all’esecuzione del compito. Può essere utile svolgere gli esercizi fase per fase insieme ai bambini e poi, al termi-ne del compito, chiedere loro di ripetere ciò che hanno fatto per arrivare alla soluzione. Rendere consapevole il bambino dei procedimenti e delle strategie applicate e rifettere sugli errori commessi permette di sviluppare competenze metacognitive, indispensabili nei processi di apprendimento.

Al termine degli esercizi è inserita una pagina con un prospetto riassuntivo per l’insegnante, in cui vengono raccolti gli errori compiuti divisi per schede, che possono anche essere descritti nello spazio delle “osserva-zioni”. Questa pagina è fnalizzata a rendere immediatamente evidenti le tipologie di errori compiuti, a quali processi cognitivi corrispondono le schede con maggior numero di errori e le eventuali ricorrenze, in sintesi quali sono le aree di diffcoltà su cui intervenire. Si suggerisce per ogni scheda di tenere conto non solo degli errori, ma anche della rapidità di esecuzione, poiché talvolta alcuni bambini commettono un numero limitato di errori ma necessitano di tempi eccessivamente dilatati per lo svolgimento del compito e questo può essere indice di diffcoltà di attenzione e concentrazione, che è bene evidenziare.

Successivamente, sono inserite alcune schede di potenziamento che ripropongono gli esercizi sviluppati nelle schede precedenti, ma in alcuni casi semplifcati. Tali schede possono essere utilizzate dall’insegnante per esercitare ulteriormente le competenze in alcune aree e potenziarle. Può essere utile proporre sempre queste schede, indipendentemente dal numero di errori compiuti nelle schede precedenti. I potenziamenti devono essere presentati al bambino come necessari nel processo di apprendimento, in quanto le informazioni per essere consolidate in modo stabile necessitano di una costante ripetizione.

Infne, sono presenti una o due schede di verifca , in cui è richiesto al bambino di applicare le competenze ac-quisite senza avere a disposizione suggerimenti, per valutare la sua capacità di generalizzare quanto appreso. Talvolta, viene anche richiesto al bambino di svolgere compiti che non ha visto in precedenza per permettergli di sperimentarsi e verifcare la sua consapevolezza degli strumenti acquisiti, sviluppando anche strategie pro-prie a partire da quelle già date.

Sarebbe opportuno che il bambino fosse in grado di eseguire con il maggior grado di accuratezza le schede di ogni verifca prima di accedere al livello successivo, ma se si evidenziassero ancora delle diffcoltà l’insegnante può proporre ulteriori schede di potenziamento scaricandole dal CD. All’interno della cornice narrativa, la pagina di verifca rappresenta una prova fnale che conferma al bambino di avere acquisito delle competenze consentendogli di superare il livello.

Le schede del volume sono un nuovo modo di fare didattica applicabile a tutta la classe e per tale ragione si

sconsiglia di utilizzarle solo con i bambini con diffcoltà. Le schede sono uno strumento per rendere la didat-tica fruibile da tutti i bambini e quindi rappresentano uno strumento di integrazione dei bambini all’interno della classe.

Prestando attenzione sia ad aspetti didattici sia ad aspetti pedagogici si vuole rendere l’apprendimento di una disciplina così impegnativa, spesso fonte di frustrazione, un’occasione per sviluppare competenze senza un ec-cessivo dispendio in termini cognitivi e in condivisione con il gruppo classe. Si suggerisce, pertanto, di proporre l’esecuzione delle schede in classe, accompagnando i bambini nello svolgimento delle varie fasi dei compiti. Inoltre, ove possibile, si suggerisce di adottare una modalità di lavoro in gruppo in cui si debba raggiungere un obiettivo comune a cui tutti devono partecipare con un ruolo e una responsabilità. Per esempio, si può pro-porre un lavoro per la creazione dei facilitatori, che sono materiali utili a tutti, come le fle di palline o la linea dei numeri, come presentato nelle schede.

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