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Come leggere gli errori dei bambini

La tipologia di errori commessi negli esercizi ci consente di capire quali siano i processi problematici. Prendendo come riferimento il modello di McCloskey, possiamo innanzitutto classifcare gli errori come errori del sistema dei numeri ed errori del sistema del calcolo.

Errori del sistema dei numeri

I numeri hanno un valore lessicale, un valore semantico e un valore sintattico.

Gli errori lessicali riguardano l’incapacità di trovare l’etichetta verbale adeguata alla cifra, per esempio: 7 viene letto sei , oppure viceversa in un dettato otto viene scritto 9. Gli errori possono essere commessi anche rispettando la posizione delle cifre, per esempio: dodici viene scritto 14 , in cui vediamo che la posizione della cifra 4 è corretta (occupa la posizione delle unità), ma risulta errata la scelta dell’etichetta ( 4 al posto di 2). Gli errori sintattici sono quelli in cui risulta compromessa la capacità di stabilire i rapporti tra le cifre all’in-terno di una struttura sintattica. Per esempio, il bambino può leggere oppure scrivere 31 anziché 13 , oppure

154 anziché 145 , per cui vediamo che la scelta lessicale delle cifre è corretta, ma la posizione che occupano all’interno del numero è errata. Una delle conseguenze di un mancato controllo sui processi sintattici sono gli errori di conteggio, per esempio il bambino contando può non rispettare l’incremento della posizione ( 1, 2, 3, 6, 4 …), oppure può confondere il livello ( 13, 14, 40, 41, 42… ).

Altri errori sintattici sono quelli legati al mancato riconoscimento del valore posizionale dello zero nella tran-scodifca tra codice verbale e codice arabico. Per esempio, dettando al bambino il numero centoventisei viene scritto 10 26 , oppure trecentoventitré viene trascritto in 3 100 23 , o ancora cinquantuno diventa 50 1 .

Errori del sistema del calcolo

Gli errori che possiamo ricondurre a diffcoltà nel sistema del calcolo appartengono a differenti categorie: errori nel recupero dei fatti aritmetici, nel mantenimento e recupero delle procedure e diffcoltà visuo-spaziali. Nel recupero di fatti aritmetici , ossia di calcoli automatizzati come le tabelline, gli errori più frequenti sono: errori di “confne” determinati da un’inappropriata attivazione di tabelline confnanti (4 x 3 = 16) ed errori di “slittamento”, in cui una cifra è corretta mentre l’altra è sbagliata (4 x 4 = 17).

Inoltre, un sovraccarico di informazioni nel sistema di memoria può determinare problemi nel mantenimento e recupero delle procedure ; ciò può tradursi in diffcoltà specifche a ricordare i risultati parziali nelle fasi del calcolo, a mente o scritto, per recuperarli nella soluzione. Oppure, il bambino può sbagliare nell’ applicazione delle procedure , per esempio nella sottrazione può applicare le regole dell’addizione o può confondere le regole di prestito e riporto.

Infne, hanno un ruolo fondamentale nelle capacità di calcolo anche le abilità visuo-spaziali : diffcoltà per-cettive possono determinare errori con i segni delle operazioni (per esempio confusione tra x e +) e nella disposizione delle cifre in colonna, per esempio può esserci diffcoltà nella comprensione delle informazioni direzionali, ossia “ dall’alto verso il basso ” o “ da destra verso sinistra ”.

Bibliografa di approfondimento

Bortolato C. (2000), La linea dei numeri , Ed. Erickson, Trento

Bortolato C. (2009), La linea del 1000 e altri strumenti per il calcolo , Ed. Erickson, Trento Galvan N., Biancardi A. (2007), Una didattica per la discalculia , Libri Liberi, Firenze

Lucangeli D., Iannitti A., Vettore M. (2009), Lo sviluppo dell’intelligenza numerica , Carocci editore, Roma McCloskey M., Caramazza A., Basili A. (1985), Cognitive mechanism in number processing and calculation. Evidence from dyscalculia , in Brain and Cognition , 4: 171-96

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