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6.3
L’antropologia
e la globalizzazione
1
L’antropologia nel mondo globale
Mancanza di uniformità culturale
Nonostante mer-
ci, tecnologie, idee, modelli di consumo e di comunica-
zione siano oggi diffusi in tutto il pianeta, le
culture 
e
le società
non tendono a livellarsi
. Certo, una bevan-
da come la Coca-Cola è conosciuta in tutto il mondo,
è possibile “vedere” sempre più automobili anche nei
paesi meno ricchi, le informazioni viaggiano in tempo
reale attraverso la televisione, la radio, gli sms e soprat-
tutto Internet. Ma questo non significa che i modelli
culturali, le abitudini, la sensibilità estetica o religiosa
siano ovunque gli stessi.
Diversità di richezza
Inoltre, il livello di conoscenza
e di ricchezza, l’accesso alle risorse e all’istruzione va-
riano da paese a paese, da regione a regione. Il mondo,
anziché uniformarsi sul piano economico, tende a pre-
sentare
squilibri
spesso enormi tra le diverse aree e
all’interno degli stessi paesi
. Le
risorse cadono sempre più nelle mani di compagnie private internazionali che, muo-
vendosi al di là degli interessi dei singoli Stati, si appropriano di petrolio, gas, oro, ra-
me, diamanti e, problema di grande rilevanza planetaria, dell’acqua.
Forme di sfruttamento, malattie e scontri nel mondo contemporaneo
Lo
sfrut-
tamento
degli esseri umani, nonostante la continua riaffermazione dei diritti uni-
versali da parte degli Stati democratici e delle istituzioni internazionali come l’Onu,
la Fao e l’Unesco, è
in aumento
non solo nei paesi poco sviluppati o poveri, ma an-
che nei paesi occidentali e in quelli asiatici e sudamericani, sebbene alcuni di questi
siano oggi in pieno sviluppo economico. Le
nuove forme di schiavitù
(dallo sfrut-
tamento dei lavoratori emigranti alla prostituzione minorile) si accompagnano ad
altri fenomeni come le
violenza
nei confronti delle popolazioni civili nei paesi in
guerra, il
commercio degli organi
, e l’impiego di
bambini negli eserciti mercena-
ri
e nelle milizie private.
Un nuovo contesto per l’antropologia
Oggi gli antropologi si trovano, di conse-
guenza, a fare ricerca in contesti caratterizzati da povertà, malattie endemiche, guerre
e conflitti di vario genere.
Nei paesi in via di sviluppo,
nonostante la povertà,
la tecnologia è arrivata:
governi, industrie e Ong
(Organizzazioni non
governative) realizzano corsi
e programmi che rientrano in
progetti di educazione all’uso
delle nuove tecnologie. In
questa immagine studenti
del Botswana (Africa
meridionale) si esercitano al
computer.
Q
ualche domanda
L’intensità degli
scambi di informazioni
emerci ha livellato
le diverse culture?
Le ricchezze sono
distribuite in modo
uniforme?
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