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OMA – Il preallarme era scat-
tato già all’inizio di novembre.
Poi, l’11, i carabinieri avevano
pizzicato una trentina di extracomuni-
tari tra Laurentino e Cecchignola: tut-
ti fermi all’alba in attesa del classico
furgoncino che sarebbe arrivato a pre-
levarli per «distribuirli» nei cantieri.
Torna forte, nella Capitale, l’emergen-
za caporalato. Ogni mattina prima del
levare del sole sono migliaia gli stranie-
ri che aspettano i caporali per trovare
qualche ora di lavoro in nero: 30 euro
al giorno, più pranzo al sacco.
APPUNTAMENTO ALLO SMORZO –
L’appuntamento per qualcuno è presso
uno smorzo, un deposito di materiali
edili di Tor di Quinto, periferia di Ro-
ma. Alle 7 del mattino a bordo stra-
da sosta un folto gruppo di immigrati.
Un’Alfa accosta e il guidatore, un bion-
La piaga del lavoro nero
Lo sfruttamento del lavoro degli extracomunitari, esposti a ogni angheria a
causa del loro stato precario e non garantito, è ben documentato in questo
articolo di cronaca. L’area di riferimento è l’
hinterland
romano, ma la storia
che si racconta potrebbe benissimo essere ambientata in qualsiasi periferia
dei grandi centri urbani.
Il fenomeno complesso delle migrazioni dal Terzo Mondo verso
l’Occidente del benessere e della ricchezza ha prodotto una nuova forma di
schiavismo. Da un lato, i migranti sono costretti a viaggiare in condizioni
disumane, soggetti ai ricatti di veri e propri mercanti di schiavi. Dall’altro,
all’arrivo, li aspetta spesso una situazione di sfruttamento ignobile e
disumana: costretti a lavori in nero, sottopagati, sugli immigrati aleggia
anche lo spettro della prostituzione e dello sfruttamento del lavoro
minorile.
punto di vista
1
La tratta dei
nuovi schiavi
Le migrazioni e lo sfruttamento
Un immigrato al lavoro in un cantiere edile,
senza che sia rispettata alcuna norma
di sicurezza.
dino, spiega in lingua romena le condi-
zioni dell’ingaggio. Qualcuno traduce:
«È un cantiere qui vicino, servono cin-
que persone. La paga è di trenta euro,
però ci sono anche i panini». È l’offer-
ta dei caporali.
Occasioni simili vengono avanzate più
volte nel corso di un’ora, ma tranne un
giovane, declinano tutti. Almeno og-
gi c’è una lezione da frequentare e 50
euro assicurate in tasca: un corso di
prevenzione incidenti (comprensivo di
una ricompensa forfettaria per gli in-
gaggi persi) organizzato dalla Provincia
di Roma per venti moldavi e romeni.
Una giornata diversa per gli stranieri-
factotum della Capitale che ogni mat-
tina affollano i marciapiedi.
INCIDENTI DI PERCORSO – Operai
edili, braccianti agricoli, imbianchini e
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