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leggere un saggio
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continuità della volontà di potere
istituzioni tese al controllo sociale
nascita dello Stato moderno
è, in origine, stato di guerra.
Nacque così, prima di tut-
to, un complesso di istituzio-
ni che, visto dall’alto, aveva la
funzione di prendere e far ese-
guire decisioni, e di esercita-
re un controllo sociale; visto
dal basso, tale complesso era
una rete coordinata e territo-
rialmente delimitata di agenti
in funzione dell’esercizio del
potere politico […]. Le col-
lettività non si possono sem-
plicemente ridurre a un’uni-
ca istituzione, come ad esem-
pio il governo. Esse si fonda-
no su una complessa struttura
di istituzioni il cui funzionamento pre-
suppone un complesso di atteggiamenti
mentali: una cultura politica. Ciò signi-
fica però che una collettività non può
essere compresa solamente nei termini
delle proprie istituzioni. Potrebbe anzi
persino darsi che, mentre la collettività
si sta dissolvendo, le sue istituzioni so-
pravvivano immutate.
Nell’Europa meridionale questa situa-
zione, la cui descrizione può valere per
la maggior parte delle collettività esi-
stite nella storia mondiale, si verificò
nel medioevo. Ma con ciò lo specifico
processo di sviluppo politico sopra de-
scritto non si concluse, e acquistò anzi
ulteriore intensità e velocità. Il risulta-
to fu il sorgere, fino al XIX secolo, di
quell’insieme specificamente europeo
di istituzioni che viene chiamato stato
moderno. […] Lo stato moderno così
inteso rivendica cinque caratteristiche
essenziali che, soprattutto in quanto in
connessione l’una con l’altra, lo distin-
guono da altre collettività premoderne,
e sono elencate qui sotto.
1. Un territorio statale unitario, che ne
costituisce l’ambito di dominio esclusi-
vo. Le entità premoderne comprende-
vano spesso territori aventi diverso sta-
tus e avanzavano rivendicazioni di po-
tere che si intersecavano a vicenda. Esse
erano dunque prive di linee di confine
esterno univoche.
2. Un popolo statale unitario, inteso co-
me associazione di persone che vi risie-
dono stabilmente e ne fanno parte. I no-
madi non possono dar vita a uno stato
moderno. Inoltre le collettività premo-
derne erano generalmente articolate in
senso verticale ma anche orizzontale,
caratteristiche dello Stato moderno
in strati o gruppi che possedevano uno
status differente in relazione al potere
centrale e che parlavano spesso lingue
diverse.
3. Un potere statale unitario, titolare
della sovranità. Le collettività premo-
derne comprendevano spesso soggetti
dotati di sovranità propria, che riven-
dicavano prerogative indipendenti dal
potere centrale, mentre nello stato mo-
derno i funzionari locali non sono altro
che delegati, e parte, di un potere sta-
tale unitario in linea di principio, seb-
bene differenziato al proprio interno, il
che vale anche per gli stati federali. […]
La sovranità del potere statale significa
che esso non riconosce nulla e nessuno
sopra di sé, né all’interno né all’esterno
della propria collettività. Ciò
implica, in termini concreti:
4. il monopolio dell’uso legit-
timo della forza fisica all’in-
terno, regolato dalla giustizia
e dall’amministrazione, ed
esercitato dalla polizia;
5. il monopolio dell’uso legittimo della
forza fisica all’esterno, ovvero il diritto
illimitato di fare guerre a propria discre-
zione, motivo per cui le forze armate so-
no subordinate all’esclusivo controllo
del potere statale.
In condizioni premoderne il potere sta-
tale poteva essere limitato sia dall’au-
torità superiore, rivendicata dal papa e
dall’imperatore, sia da determinate pre-
rogative di sudditi. Una parte almeno
dei sudditi, infatti, rivendicava – in par-
ticolari condizioni – il diritto all’uso le-
gittimo della forza, all’occorrenza con-
tro lo stesso potere centrale.
(W. Reinhard,
Storia dello Stato moderno,
Il Mulino, Bologna, 2010)
Negli Stati moderni
del Cinquecento, il potere si rafforza
anche rendendolo ereditario.
Nell’immagine, la famiglia
dell’imperatore Massimiliano I,
nonno di Carlo V, che proprio
per complesse questioni dinastiche
ereditò l’immenso impero “su cui
non tramontava mai il Sole”.
Dossier Storia
Politica
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Completa lo schema riempiendo gli spazi bianchi con gli elementi elencati
di seguito e il riquadro colorato con i dati ricavati dal testo:
regolazione dei rapporti di potere fra gli uomini
rivalità tra Stati e ruolo della
guerra
continuità delle élite
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