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glossario
online
Costituzione
online
Che cosa si intende con il termine sovranità? Fino a che punto so-
vranità e sovrano coincidono? Quali differenze esistono fra l’eser-
cizio del potere sovrano negli Stati assoluti dell’epoca moderna e
negli Stati democratici contemporanei?
la questione
Sul
concetto
di
sovranità
La definizione che di sovranità forniva nel XVI Jean Bodin è ancora
utile oggi. Per Bodin, la sovranità è “quel potere assoluto e perpetuo
ch’è proprio dello Stato”. Proviamo ad analizzare questa definizione
nel dettaglio.
1
Sovrano è chi detiene il potere in uno Stato. Tale potere è perpe-
tuo, ossia non può cessare di esistere, perché la sua cessazione signifi-
cherebbe la fine dello Stato stesso. Se il potere sovrano cade, cade anche
lo Stato. Per questa ragione, nelle monarchie la successione al trono era
rigidamente regolamentata: lo scopo, infatti, era rendere continuativo
il potere sovrano e, quindi, preservarne la perpetuità.
2
La sovranità è anche assoluta, ossia non riconosce al di sopra
di essa nessun potere superiore: un re o il governo di una repubblica
non deve, entro i confini del proprio Stato, obbedire a nessuna autori-
tà superiore, ad esempio all’imperatore. Ora, quando sovrano è un re,
la sovranità coincide con il monarca, in una sorta di personificazione
del potere. E poiché il re incarna il potere dello Stato, alla sua morte si
provvede immediatamente all’incoronazione del suo successore. Ma se,
come accade nelle attuali democrazie, il sovrano è il popolo, il popolo
esercita il proprio potere (la propria sovranità) attraverso rappresen-
tanti regolarmente eletti.
3
Un sistema misto di gestione della sovranità è quello delle mo-
narchie costituzionali, ad esempio la Gran Bretagna. In questi sistemi
convivono il metodo dinastico di successione al trono e quello della
sovranità popolare. Il re, in pratica, è sovrano per volontà di Dio e del
popolo. La sua dinastia, infatti, regna senza essere prescelta dal popo-
lo, ma il suo governo è soggetto al giudizio del popolo (il Parlamento),
che deve confermare il suo diritto al regno. Almeno formalmente, tale
patto fra re e popolo si rinnova ogni volta che un nuovo sovrano sale
al trono per diritto dinastico.
4
Un caso molto particolare è, invece, quello delle dittature con-
temporanee, ad esempio i regimi totalitari del Novecento. In questi si-
stemi politici, infatti, l’idea della sovranità popolare viene confermata
pienamente: tali regimi sono in qualche modo figli (degeneri) della de-
mocrazia. Nelle dittature si preserva l’idea che il popolo sia il sovrano,
ma, al tempo stesso, si stabilisce che il potere sovrano del popolo si
incarni nel dittatore, che del popolo interpreterebbe pienamente il vo-
lere. Il dittatore si propone, quindi, come una sorta di megafono della
volontà popolare e, per questa ragione, reputa il suo giudizio infallibi-
le e inoppugnabile. Andare contro il leader significa, in questo senso,
andare contro la volontà del popolo sovrano.
analisi della questione
esempi
Nelle monarchie assolute la
sovranità è incarnata dal so-
vrano, come è il caso di Car-
lo V (
A
). Nei regimi totalitari
novecenteschi e contempo-
ranei il popolo in apparenza
mantiene la sovranità, ma la
delega completamente al lea-
der, che governa in suo nome
in modo del tutto arbitrario e
dispotico (
B
). Nelle moder-
ne democrazie, il popolo è
sovrano, ma esercita la sua
sovranità per mezzo di rap-
presentanti eletti (
C
).
A
B
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