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sezione 5
La nascita del capitalismo e la formazione delle grandi potenze europee
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La sovranità popolare (e, quindi, la democrazia) è
una conquista che si è realizzata nel corso del No-
vecento in molti Paesi del mondo, ma non in tut-
ti. Nella democrazia tutti sono sovrani. Quando la
democrazia è limitata e ridotta, la sovranità viene
esercitata da gruppi, fazioni o dinastie, senza il giu-
sto controllo popolare. Pertanto, la difesa della de-
mocrazia coincide con la tutela dell’esercizio della
sovranità da parte del popolo. E, tuttavia, questa
sovranità non deve essere illimitata, ma imbrigliata
entro norme che rendano impossibile un’eventuale
“dittatura del popolo” tramite i suoi leader (qualcosa
cioè che, come abbiamo visto, può pericolosamen-
te realizzarsi nei sistemi totalitari). Non è un caso
che, in alcune dittature moderne e contemporanee
(il Terrore di Robespierre o lo stalinismo), il potere
sia di fatto stato affidato ai cosiddetti “commissari
del popolo”, che in realtà erano un’élite di governo
il cui volere era sottratto ad ogni controllo.
Ben diverso, e “democraticamente” più sicuro, è al-
lora il sistema della rappresentanza, che si configura
come una forma indiretta di democrazia popolare.
Il popolo, in questa formula, esercita la propria so-
vranità tramite i suoi rappresentanti, che vengono
eletti per un periodo determinato ed esprimono at-
traverso le loro scelte la volontà popolare, ma non
pretendono di essere interpreti infallibili di tale vo-
lontà. In altre parole, le democrazie contemporanee
più raffinate prediligono la forma della sovranità
indiretta (cioè, tramite i rappresentanti) del popo-
lo, proprio per evitare che la sovranità sia affidata
nelle mani di “commissari” incontrollati e fuori da
ogni giurisdizione.
conclusioni
La Costituzione italiana esprime con chiarezza il concetto di sovranità popolare (art. 1). Tale sovranità si esercita
tramite il voto (art. 48). Il voto non può essere impedito, se non in casi eccezionali, ed è un dovere civico che spet-
ta a tutti i cittadini, senza alcuna distinzione. Ma la Costituzione fissa dei limiti invalicabili all’esercizio del pote-
re popolare, limiti determinati dai rappresentanti del popolo stesso nello scrivere le regole costituzionali (art. 1).
cosa dice la legge
Art. 1
L’Italia è una Repubblica democratica, fondata sul lavoro.
La sovranità appartiene al popolo, che la esercita nelle forme e nei limiti della Costituzione.
Art. 48
Sono elettori tutti i cittadini, uomini e donne, che hanno raggiunto la maggiore età.
Il voto è personale ed eguale, libero e segreto, il suo esercizio è dovere civico.
Il diritto di voto non può essere limitato se non per incapacità civile o per effetto di sentenza penale
irrevocabile o nei casi di indegnità morale indicati dalla legge.
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