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Le grandi potenze del secondo Cinquecento
Le comunicazioni tra le Americhe e la Spa-
gna furono sempre rese diff icili da due ele-
menti: le tempeste e la pirateria. Mentre nel
Mediterraneo era diffusa la pirateria araba,
nell’Atlantico c’era una pirateria strutturata
in funzione antispagnola dai francesi e dagli
olandesi, ma soprattutto dagli inglesi.
Di questi, il più famoso fu certamente Francis
Drake. Le sue spedizioni, autorizzate e f inan-
ziate dalla regina Elisabetta, erano molto or-
ganizzate: tra il 1577 e il 1580 compì addirit-
tura un viaggio intorno al mondo, riportando
un ricchissimo bottino, frutto degli assalti
alle navi portoghesi e spagnole. La regina lo
ricompensò con il titolo di
sir
e Francis Drake
divenne uno degli uomini più ricchi di Inghil-
terra, sedendo anche in Parlamento.
Il cinema e la letteratura hanno contribuito
a tratteggiare un’immagine romantica del
pirata, che non corrisponde però più alla re-
altà contemporanea. Oggi la pirateria è an-
cora diffusa, come mostra il caso delle coste
somale, dove pirati equipaggiati con mezzi
tecnologici modernissimi sequestrano le na-
vi per chiedere un riscatto. Anche altre zone,
caratterizzate da una certa instabilità politi-
ca, sono interessate da questo fenomeno cri-
minale, come il Sud Est asiatico o la Nigeria.
Queste azioni, oltre al danno diretto, porta-
no anche ad aumentare i costi di spedizione
e le spese assicurative, tanto che l’ONU rico-
nosce la pirateria come reato internazionale.
La pirateria sui mari: da Francis Drake ai pirati al largo della Somalia
globale e locale
Negli anni Duemila, la pirateria infesta i mari al
largo della Somalia.
degli Stati (lettera di corsa): uomini come Francis Drake (nominato
sir
) e John Hawkins si
dedicavano al saccheggio delle colonie e dei carghi spagnoli, godendo del pieno appoggio
della regina.
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La cultura dell’età elisabettiana
L’età elisabettiana si caratterizzò anche per un’ec-
cezionale
fioritura culturale
, che interessò il
mondo dell’arte, della poesia e del pensiero. Au-
tori originali e creativi, quali Christopher Marlowe
(1564-1593) e John Fletcher (1579-1625), porta-
rono nel mondo del teatro situazioni e temi nuovi,
preparando la via ai capolavori di William
Shake-
speare
(1564-1616). Le sue tragedie e le sue com-
medie, in cui mirabilmente si compongono gli
echi del folklore inglese e della letteratura colta
medievale e rinascimentale, non cessano ancora
oggi di stupire per l’originalità, la libertà e la po-
tenza inventiva.
In
campo scientifico-filosofico
, è da sottolineare
l’importanza dell’opera di Francis
Bacon
(1561-
1626), che, partendo dalla denuncia del carattere
improduttivo e astratto della tradizione filosofica
di origine aristotelica, propose nel
NovumOrganon
(1620) un nuovo modello di scienza fondato sul
procedimento sperimentale
. A Bacon si deve l’idea di una scienza che ha come scopo non
la pura descrizione della realtà, ma il dominio dell’uomo sulla natura. Nella sua opera po-
litica
La nuova Atlantide
(rimasta incompiuta), egli descrive una società immaginaria
retta
da scienziati
, il cui sapere è finalizzato al benessere comune, ottenibile grazie al controllo
tecnologico della realtà naturale.
Il teatro di Shakespeare
L’opera di Bacon
Un ritratto di William
Shakespeare, il celebre
drammaturgo inglese
di età elisabettiana.
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