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sezione 5
La nascita del capitalismo e la formazione delle grandi potenze europee
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La battaglia fra la Lega santa e i turchi ven-
ne combattuta il 7 ottobre 1571. Giovanni
d’Austria ne fu l’artef ice e il coordinatore.
La f lotta alleata aveva lasciato Messina il 16
settembre diretta verso Corfù, dove contava
di avere notizie precise sulla f lotta nemica.
Si venne così a conoscere l’esatta posizione
delle navi turche nel golfo di Lepanto. Sia gli
informatori cristiani sia quelli turchi avevano
però sottostimato le rispettive f lotte e l’attac-
co venne mosso nella convinzione reciproca
dell’inferiorità dell’avversario.
All’alba del 7 ottobre le due f lotte entrarono
in contatto. Il numero delle navi turche era di
poco superiore (230 contro 208), ma quelle
cristiane erano meglio armate di artiglieria,
di cannoni e di archibugi (i turchi combat-
tevano in prevalenza ancora con archi). La
vittoria fu piena e completa: solo trenta navi
turche riuscirono a scampare al massacro.
Quali furono le conseguenze di Lepanto? In-
dubbiamente, la vittoria liberava momenta-
neamente il Mediterraneo dal pericolo turco,
ma soprattutto infrangeva il mito dell’imbat-
tibilità della f lotta musulmana. Non solo sul
piano militare, ma anche su quello psicolo-
gico, la vittoria ebbe l’effetto di una vera e
propria liberazione, la f ine del “complesso
d’inferiorità” dell’Occidente cristiano, nato
al tempo della conquista di Costantinopo-
li (1453), e diede inizio alla decadenza della
presenza turca nell’area.
Venezia preferì avviare trattative separate con i turchi e, in cambio di vantaggi commercia-
li, rinunciò definitivamente a Cipro. Nonostante questo, la sconfitta di Lepanto rappresen-
tò un’indubbia perdita di prestigio militare per gli
ottomani
e segnò l’inizio della
crisi
del
loro
controllo
sul
Mediterraneo
.
La pace fra spagnoli e turchi venne firmata nel 1580 e segnò l’
apice
della
potenza iberica
.
In quello stesso anno, dopo la morte senza eredi del re del Portogallo Sebastiano di Braganza,
la Spagna ottenne anche il
controllo
del
Portogallo
e delle sue colonie. Filippo II estendeva
così il suo potere su un’area politica e commerciale che andava dalle regioni americane alle
Indie e al Mediterraneo e si apprestava a porre l’intera Europa sotto il proprio dominio.
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La rivolta antispagnola nei Paesi Bassi
I
Paesi Bassi
spagnoli coprivano un’area grosso modo corrispondente all’attuale Olanda,
Belgio e Lussemburgo, più una parte della Francia nord-orientale. Si trattava di una regio-
ne disomogenea, divisa in
diciassette province
, ciascuna dotata di assemblee locali e di
un proprio governatore (
Statolder
). Ogni provincia inviava propri rappresentanti agli
Stati
generali
, sorta di Parlamento dei Paesi Bassi, mentre la suprema autorità politica era costi-
tuita da un governatore, che risiedeva a Bruxelles ed era nominato da Madrid.
I Paesi Bassi (e soprattutto le province settentrionali) avevano una
società ricca
, evoluta,
eminentemente urbana, caratterizzata dalla presenza di una
borghesia
sviluppata, dedita
ai commerci e
tollerante
. Qui avevano trovato ospitalità gruppi calvinisti, fuggiti da altre
regioni europee, che avevano fatto dei Paesi Bassi spagnoli, e in particolare dell’Olanda,
una terra ricca di
fermenti spirituali
e aperta alle varie esperienze religiose. Già Carlo V
aveva represso duramente questa tendenza, ma senza intaccare la notevole autonomia (eco-
nomica, amministrativa, giudiziaria) di cui godevano le province.
Con Filippo II le cose presero una piega ben diversa, tanto che, nonostante le profonde dif-
ferenze interne (linguistiche, culturali, religiose, economiche), le province dei Paesi Bassi si
trovarono unite da un comune
sentimento antispagnolo
, legato ai seguenti fattori:
ragioni fiscali
: Filippo II tentò di fare dei ricchi territori delle Fiandre una nuova fonte
di entrate, che affiancasse la Castiglia nel fornire mezzi all’esosa politica del sovrano. Que-
sto provocò una forte resistenza, soprattutto nei sudditi olandesi;
L’apice
della potenza iberica
Una provincia spagnola
Un Paese ricco
e tollerante
Un diffuso sentimento
antispagnolo
La battaglia di Lepanto: un evento epocale?
politica e società
Nella battaglia di Lepanto la flotta cristiana
sbaraglia le navi turche: da questo momento,
l’Impero ottomano si avvia verso il declino.
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