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Testo guida
T1
È un
testo guida
perché
• È una novella di argomento amoroso, e nel
Decameron
il desiderio erotico è una forza inarrestabile che innesca
l’azione di numerose novelle, dal registro e dal finale molto variegato.
• Esalta l’importanza dell’ingegno e della prontezza d’animo: il protagonista assiste a una visione terrificante, ma si fa
coraggio e la utilizza a proprio vantaggio.
• Ha coordinate spazio-temporali ben precise, nel solco del realismo che domina in gran parte del
Decameron
.
• Prevale una mentalità laica: la visione infernale cui assiste Nastagio, sebbene narrata già da tempo in opere di stampo
religioso e con intenti moralistici, è qui sfruttata con un fine puramente terreno, quello di conquistare la donna amata.
• È uno dei molti casi in cui Boccaccio riprende valori tipicamente aristocratici e cavallereschi indicandoli come positivi
a un pubblico borghese, quindi completamente diverso da quello originario.
1
Ravenna ... città di Romagna
: Boccaccio
conosce bene la città perché vi ha soggior-
nato in diverse occasioni.
2
Nastagio degli Onesti
: non si hanno
documenti che attestino la storicità di un
Anastagio (o Anastasio) degli Onesti, ari-
stocratica famiglia di Ravenna.
3
senza stima
: senza misura.
4
Paolo Traversaro
: appartenente al casato
ravennate dei Traversari, fra i più nobili e
famosi della città; è stato uomo molto sti-
mato e protettore di poeti, come si ricava
anche da testimonianze storiche. È figlio di
Pietro, celebrato da Dante nel canto XIV del
Purgatorio (v. 98).
5
giovane troppo ... lui
: giovane donna
di stirpe molto («troppo») più nobile della
sua, illudendosi («prendendo speranza»)
di farla innamorare di lui mediante le sue
azioni e i suoi comportamenti.
6
laudevoli
: apprezzabili.
7
non gli giovavano ... piaceva
: non sol-
tanto non gli erano di vantaggio («giovava-
no»), ma anzi sembrava che lo danneggias-
sero («nocessero»), tanto l’amata fanciulla
agiva nei suoi confronti in modo crudele
(«cruda»), spietato («dura») e sdegnoso,
forse perché era diventata, a causa della
sua straordinaria («singular») bellezza o
per la sua nobiltà, così superba («altiera»)
e sdegnosa che non amava («piaceva») né
lui né tutto ciò che lui amasse.
8
gravosa a comportare
: dura da soppor-
tare.
9
gli venne in disidero
: desiderò.
10
pur tenendosene
: sebbene si trattenesse
dal farlo (vale a dire dal togliersi la vita).
Il lieto fine: Nastagio degli Onesti
Decameron, V, 8
La vicenda di Nastagio degli Onesti, che precede nella narrazione decameroniana quella di Federigo
degli Alberighi, è l’ottava novella della Quinta giornata, ed è narrata per invitare le donne a scacciare
completamente dai loro cuori la crudeltà contro i loro amanti – non è un caso che a raccontarla sia
proprio una delle più sagge e accorte narratrici, Filomena. La vicenda si delinea immediatamente come
una sorta di modello, offerto al pubblico della brigata e a quello dei lettori, per insegnare qualcosa di
valido e di utile ai fini della quotidianità e dell’esistenza individuale. Ne è testimonianza la sorte del
protagonista, che appare in grado di piegare gli eventi di cui è stato spettatore al proprio vantaggio,
ottenendo finalmente il tanto desiderato amore della donna amata.
In Ravenna, antichissima città di Romagna
1
, furon già assai nobili e ricchi uomi-
ni, tra’ quali un giovane chiamato Nastagio degli Onesti
2
, per la morte del padre
di lui e d’un suo zio, senza stima
3
rimaso ricchissimo. Il quale, sì come de’ gio-
vani avviene, essendo senza moglie, s’innamorò d’una figliuola di messer Paolo
Traversaro
4
, giovane troppo più nobile che esso non era, prendendo speranza
con le sue opere di doverla trarre ad amar lui
5
; le quali, quantunque grandissi-
me, belle e laudevoli
6
fossero, non solamente non gli giovavano, anzi pareva che
gli nocessero, tanto cruda e dura e salvatica gli si mostrava la giovinetta amata,
forse per la sua singular bellezza o per la sua nobiltà sì altiera e disdegnosa di-
venuta, che né egli né cosa che gli piacesse le piaceva
7
. La qual cosa era tanto a
Nastagio gravosa a comportare
8
, che per dolore più volte, dopo molto essersi
doluto, gli venne in disidero
9
d’uccidersi. Poi, pur tenendosene
10
, molte volte si
il desiderio erotico di
nastagio è motore della
vicenda.
la vicenda è situata in
un luogo ben preciso,
e i protagonisti
appartengono a
famiglie nobili
realmente esistenti
(onesti e traversari).
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