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a straordinaria crescita dell’eco-
nomia americana degli ultimi
venti anni è avvenuta in un
contesto generale di salari so-
stanzialmente fermi in termini
di potere d’acquisto e di forte aumento delle
disuguaglianze nella distribuzione del red-
dito e, ancora di più, della ricchezza. Come
conciliare reddito costante (soprattutto per
larghi strati della popolazione) e consumi
crescenti? Ma con il credito, si capisce. E
dunque le banche hanno visto spalancarsi
davanti un’autentica prateria, in cui si sono
buttate come i pionieri ai tempi della con-
quista dei territori del West.
Grazie al credito molte famiglie americane
hanno consumato più di quanto guadagnas-
sero, in parole povere hanno vissuto al di
sopra dei propri mezzi e hanno mutato radi-
calmente la loro posizione rispetto al siste-
ma finanziario. Prima risparmiavano (dun-
que non consumavano) per i tempi futuri
e investivano in depositi bancari, obbliga-
zioni, azioni, quote di fondi comuni. A loro
volta, questi strumenti servivano a finan-
ziare gli investimenti e il deficit pubblico.
Nell’era
Greenspan
, si indebitano per con-
sumare: il loro risparmio è diventato cioè
negativo, in quanto consumano più del red-
dito disponibile.
Come conseguenza, gli Stati Uniti nel loro
insieme hanno vissuto per oltre dieci anni al
di sopra dei propri mezzi, consumando più
di quanto producevano. Per un paese nel
suo complesso, consumi e reddito si regi-
strano nella bilancia dei pagamenti, cioè nei
conti con il resto del mondo, nella sezione
definita saldo di parte corrente (la differen-
za fra importazioni ed esportazioni di beni e
servizi). Gli Stati Uniti hanno registrato un
deficit (quindi consumi superiori al reddito)
in quasi tutti gli ultimi venti anni; nei tempi
più recenti fino al 6-7 per cento del loro Pil.
Deficit nazionali così elevati e così persisten-
ti non sono fisiologici. Non a caso, le autori-
tà internazionali consideravano la situazio-
ne degli Stati Uniti come uno dei principali
fattori di squilibrio finanziario. Ma vi era la
fiducia che il meccanismo potesse reggere
proprio grazie alla globalizzazione, che con-
sentiva di attingere al risparmio provenien-
te da ogni angolo del mondo. Perché preoc-
cuparsi se le classi medio-basse americane
non risparmiavano più e si caricavano di de-
biti, quando vi erano i cinesi che riuscivano
a conciliare una crescita sensazionale con
una propensione al risparmio da formichi-
ne prudenti? Oppure i paesi petroliferi che
LETTURA
E ANALISI
DI TESTI
La crisi finanziaria
e le sue cause
A.
Riassumi il contenuto del brano (max 5-6 righe) e indica quali sono, a tuo avviso, le consi-
derazioni più significative che in esso vengono svolte.
B.
Individua i collegamenti che ritieni più importanti tra le affermazioni fatte nel brano, o co-
munque le tesi in esso sostenute, e le condizioni economiche in cui si trova la tua famiglia
(oppure, in alternativa, la tua Regione o l’Italia nel suo insieme).
C.
Individua i collegamenti che ritieni più importanti tra il contenuto del brano e le tue attuali
conoscenze delle problematiche economiche.
D.
Scegli due domande tra quelle sottoindicate, e cerca di rispondere a ciascuna di esse in
modo ampio e argomentato (max 2 pagine di quaderno per ogni risposta).
1.
Che cosa sono i “veicoli societari” di cui si parla nel brano riportato?
2.
Perché molte famiglie americane, in tempi recenti, sono riuscite a consumare più di quanto
guadagnavano?
Dopo aver letto con attenzione il brano, esegui le seguenti richieste.
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