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sTUDIA coN LE ImmAGINI
unità 5
la famiglia e le successioni
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L’adozione in letteratura
A quello dell’infanzia si sono intrecciati
nel corso dei secoli altri temi che trovano
espressione nelle diversemanifestazioni
dell’immaginario collettivo: si pensi alle
forme letterarie che hanno come prota-
gonisti bambini orfani o abbandonati a
loro stessi.
Nel
romanzo picaresco
, per esempio, il
personaggio dell’orfano (o del bambino
che viene lasciato completamente solo
dai genitori) è utilizzato come un artificio
narrativo permezzo del quale rappresen-
tare, con tono leggero e intento parodi-
stico, la lotta quotidiana dell’individuo per
la sopravvivenza in un mondo profonda-
mente inospitale.
È nel XIX secolo che la vicenda esisten-
ziale del bambino abbandonato trova
legittimamente una felice conclusione
nell’adozione da parte di una famiglia: si
pensi a
Le avventure di Tom Sawyer
di
Mark Twain e
Le avventure di Oliver Twist
di Charles Dickens.
Scritti nei primi decenni del Novecento,
Papà Gambalunga
di JeanWebster e
An-
na dai capelli rossi
di LucyMaudMontgo-
mery offrono due ritratti indimenticabili,
questa volta di bambine e adolescenti
che, rimaste orfane e adottate, riescono
a trovare le loro personali vie di riscatto
e di realizzazione.
A sinistra: frontespizio della prima edizione di
Daddy long legs
(
Papà Gambalunga
); sopra:
Huckleberry Finn in un disegno di E.W. Kembl
nell’edizione originale del libro (1884).
Nelle foto:
Giovane mendicante
, opera
di Bartolomé Esteban Murillo, 1645, locandina
del film tratto dal libro
Anne of Green Gables
(
Anna dai capelli rossi
), realizzto dalla televisione
canadese nel 1985.
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