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La patria esorta Catilina
a lasciare Roma
Nei paragrafi precedenti (13-17) Cicerone ha illustrato la tesi secondo cui Roma è una città or-
mai invivibile per Catilina, in quanto la sua condotta immorale e delittuosa ha fatto il vuoto
intorno a lui. Per avvalorare questa tesi, l’oratore immagina ora che la patria, facendosi inter-
prete dei sentimenti di astio e di terrore dell’intera cittadinanza, apostrofi Catilina, invitando-
lo a lasciare la città.
Ricorrendo a questa efficace
personificazione della patria
, il cui discorso è riferito in forma di-
retta, Cicerone delinea il progressivo espandersi e aggravarsi, nel corso degli anni, delle attività
illecite di Catilina, che impone il suo allontanamento.
17.
[...] Si te parentes timerent atque odissent tui neque eos ratione ulla placare posses,
ut opinor, ab eorum oculis aliquo concederes. Nunc te patria, quae communis est pa-
rens omnium nostrum, odit ac metuit, et iamdiu nihil te iudicat nisi de parricidio suo
cogitare; huius tu neque auctoritatem verebere nec iudicium sequere nec vim pertimes-
ces?
18.
Quae tecum, Catilina, sic agit et quodam modo tacita loquitur: “Nullum iam
aliquot annis facinus exstitit nisi per te, nullum flagitium sine te; tibi uni multorum ci-
vium neces, tibi vexatio direptioque sociorum impunita fuit ac libera; tu non solum ad
neglegendas leges et quaestiones, verum etiam ad evertendas perfringendasque valuis-
ti. Superiora illa, quamquam ferenda non fuerunt, tamen, ut potui, tuli; nunc vero me
totam esse in metu propter unum te, quicquid increpuerit, Catilinam timeri, nullum
videri contra me consilium iniri posse quod a tuo scelere abhorreat, non est ferendum.
Quam ob rem discede atque hunc mihi timorem eripe; si est verus, ne opprimar, sin
falsus, ut tandem aliquando timere desinam”.
19.
Haec si tecum, ut dixi, patria loquatur, nonne impetrare debeat, etiam si vim
adhibere non possit? [...]
Oratio I in Catilinam
17-19
Latino • Italiano
Trad. di E. Marinoni
17.
Si… concederes
:
periodo ipotetico
dell’irrealtà.
te… tui
:
il pronome e l’ag-
gettivo possessivo di 2
a
persona singolare
te… tui
incorniciano i predicati verbali, fa-
cendo convergere l’attenzione su Catilina
ed evidenziando l’eccezionalità dell’ipote-
si.
parens
:
riprende
parentes
del periodo
precedente.
odit ac metuit
:
i due predi-
cati riprendono, invertendone l’ordine e so-
stituendo il primo con un sinonimo,
time-
rent atque odissent
del periodo preceden-
te.
huius tu
:
l’accorto accostamento dei
due pronomi in posizione enfatica (a inizio di
frase) evidenzia la radicale conflittualità tra
Catilina e la patria.
verebĕre… sequēre
:
=
vereberis… sequeris
.
18.
agit… loquitur
:
i due predicati verba-
li introducono la prosopopea della patria,
che rivolge un’apostrofe a Catilina.
ta-
cita loquitur
:
efficace ossimòro, ancorché
attenuato dall’avverbiale
quodam modo
.
iam… annis
:
il tempo continuato è qui
espresso mediante l’ablativo, anziché, co-
me di norma, dall’accusativo.
facĭnus
:
per quanto si tratti di una
vox media
(dal
radicale
fac-
del verbo
facio
), nell’uso as-
sume prevalentemente valore negativo.
tibi… tibi
:
dativo di vantaggio.
mul-
torum
:
antitetico a
uni
.
impunita fuit
ac libera
:
la concordanza grammaticale è
con il soggetto più vicino (
direptio
), ma i
predicati si riferiscono logicamente anche
a
neces
.
Superiora illa
:
neutro plurale
sostantivato. L’aggettivo
Superiora
indica
i trascorsi crimini di Catilina in opposizio-
ne a quelli attuali (
nunc
,
nella coordinata
successiva).
ferenda non fuerunt… tu-
li… non est ferendum
:
la ripetizione di
tre voci dello stesso verbo sottolinea che
la capacità di sopportazione è ormai esau-
rita.
nunc vero
:
si contrappone a
Supe-
riora illa
.
me… esse in metu… Catili-
nam timeri, nullum videri… consilium
iniri posse
:
queste frasi infinitive costitui-
scono il soggetto della perifrastica passiva
non est ferendum
.
me totam… unum
te
:
antitesi e chiasmo evidenziano la con-
trapposizione tra la patria e il suo nemico
interno Catilina.
Catilinam timēri
:
lett.
«che si (debba) temere Catilina».
nul-
lum… posse
:
lett. «che appaia evidente
come nessun complotto possa essere or-
dito contro di me».
timorem
:
riprende
timēri
del periodo precedente ed è a sua
volta richiamato dal successivo
timēre
(fi-
gura etimologica).
tandem aliquando
:
il cumulo degli avverbi sinonimici enfatiz-
za il sentimento di ansiosa aspettazione
dell’evento auspicato.
19.
si… loquatur, nonne… debeat
:
in-
trodotta all’inizio del paragrafo come irrea-
le, l’ipotesi è ora riproposta come possibile
(periodo ipotetico di II tipo), come avviene
di norma nella formulazione degli
exempla
ficta
, ossia di quegli esempi immaginari a cui
si ricorre per conferire concretezza al ragio-
namento.
nonne… debeat
:
l’apodosi, in
forma di interrogativa retorica di senso po-
sitivo, enfatizza l’assunto.
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