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Percorrere i generi
harry potter
e la pietra filosofale
di chris columbus
DAL GENERE AL FILM
Titolo originale:
Harry Potter and
the Philosopher’s Stone.
regia:
chris columbus.
Soggetto:
dal romanzo omonimo di
Joanne K. rowling.
Sceneggiatura:
Steve Kloves.
Fotografia (col.):
John Seale.
Montaggio:
richard Francis-Bruce.
Scenografie:
Stuart craig.
costumi:
Judianna Makovsky.
interpreti:
Daniel radcliffe
(Harry Potter), rupert grint (ron
Weasley), emma Watson (Hermione
granger), robbie coltrane (rubeus
Hagrid), richard Harris (prof.
Dumbledore).
Produzione:
Warner Bros.
Durata:
152’.
origine:
gB/USA, 2001.
La fortunata saga cinematografica di Harry Potter, premiata da un gran-
dissimo successo di pubblico, nasce dagli altrettanto fortunati romanzi dell’ingle-
se Joanne K. Rowling
[ p. 720]
, scrittrice sconosciuta fino alla pubblicazione
quasi casuale del suo primo libro (1997) che ha dato origine a uno dei fenomeni
letterari più straordinari degli ultimi anni.
La storia di Harry Potter, orfano che vive in casa degli zii (relegato nel sottoscala),
inizia quando, compiuti 11 anni, il futuro “maghetto” scopre la verità sulle proprie
origini. Gliela rivela un gigante, che gli racconta come i suoi genitori siano stati
grandi maghi, uccisi da una forza del Male contro la quale hanno a lungo com-
battuto. Il gigante invita quindi Harry a entrare alla scuola di magia di Hogwarts,
dove scoprirà un meraviglioso mondo di favola.
Le storie di Harry si dipanano lungo una serie di altri sette film:
Harry Potter e la
camera dei segreti
(C. Columbus, 2002),
Harry Potter e il prigioniero di Azkaban
(A. Cuarón, 2004),
Harry Potter e il calice di fuoco
(M. Newell, 2005),
Harry Pot-
ter e l’ordine della Fenice
(D. Yates, 2007),
Harry Potter e il principemezzosangue
(D. Yates, 2009) e infine i due film (parte I e parte II) in cui è diviso
Harry Potter
e i doni della morte
(D. Yates, 2010 e 2011) in cui seguiamo Harry in tutte le tappe
della crescita fino a ritrovarlo giunto alla maturità come persona e come mago.
La sceneggiatura dei film rispetta l’abile miscela ottenuta dalla Rowling
unendo la fantascienza classica, elementi di mitologia greca e celtica e le atmo-
sfere fantasy. Ma il fascino della serie nasce prima di tutto dalle ambientazioni,
ricchissime di trovate originali e personaggi fantastici, realizzati grazie alla gran-
de cura nelle scenografie, nei costumi e soprattutto con effetti speciali raffinati e
di grande spettacolarità. L’abilità dei registi consiste poi nell’aver saputo ricreare
le atmosfere gotiche dei romanzi di partenza, giocando sul fascino sottile della
paura, e soprattutto nell’aver saputo arricchire la confezione grandiosa del film
con l’approfondimento psicologico dei personaggi.
Hermione è l’amica fedele
di Harry e Ron, intelligente,
coraggiosa e leale; spesso
il suo apporto è indispen-
sabile perché i tre riescano
a cavarsela nelle situazioni
più pericolose.
Lord Voldemort, Signore del male, è l’antago-
nista principale di Harry, perché responsabile
della morte dei suoi genitori; qui lo vediamo
così come appare nel quarto film, quando ri-
torna dalla morte: «Più bianco di un teschio,
con grandi, lividi, occhi rossi, il naso piatto co-
me quello di un serpente, due fessure per na-
rici…Voldemort era risorto» (da
Harry Potter
e il calice di fuoco
, trad. di B. Masini).
La scuola di magia e stre-
goneria di Hogwarts è una
delle ambientazioni ricor-
renti della serie: un ca-
stello in stile gotico, ar-
roccato su una scogliera
che sovrasta il Lago nero
e protetto da una serie di
incantesimi.
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