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Il fantasy
«La fiala-stella?», ripeté Frodo senza capire, come chi risponde nel sonno.
«Ma sì! Come ho potuto dimenticarla?
Una luce ove tutte le altre luci si spe-
gnessero
! Ed ora davvero soltanto la luce può aiutarci».
Lentamente si portò la mano al petto, e lentamente levò in alto la Fiala di
Galadriel. Per un attimo scintillò fioca come una stella che sorge a fatica fra
cupe nebbie, poi si fece più intensa, e la speranza crebbe nel cuore di Fro-
do, e la luce incominciò ad ardere, una fiamma argentea, un minuto fulgore
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abbacinante […] L’oscurità intorno si diradò, e parve che il bagliore risplen-
desse al centro di un globo di aereo cristallo, mentre la mano che lo reggeva
sfavillava di fuoco bianco.
Frodo mirò strabiliato il meraviglioso dono che recava seco
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da tanto tem-
po, ignorandone il valore e la potenza. Di rado se ne era rammentato prima
di giungere alla Valle di Morgul, e mai l’aveva adoperato, temendone la luce
rivelatrice.
Aiya Eärendil Elenion Ancalima
! gridò, ma non comprese le parole
pronunziate; gli parve che un’altra voce parlasse con la sua bocca, una voce
limpida, inalterata dall’immonda aria della galleria.
I personaggi e le simbologie
Frodo e Sam sono i protagonisti di questo
episodio: si tratta di personaggi comuni
nel mondo della Terra di Mezzo, ma in-
vestiti di una missione speciale. La Dama
Galadriel è invece una creatura magica,
dotata di poteri soprannaturali che le per-
mettono di contribuire al successo della
missione in modo del tutto fantastico (at-
traverso la fiala-stella).
La dama rappresenta il Bene e per
questo si presenta alla memoria dei
protagonisti (ma anche al lettore) av-
volta da luminosi colori, che si contrap-
pongono al buio del luogo.
I colori (verde, oro, argento e bianco)
hanno un chiaro valore simbolico: il
verde rappresenta la speranza, il bian-
co la purezza, l’oro e l’argento indica-
no la bellezza e la ricchezza delle ani-
me pure.
Come in una fiaba, la Dama funge da
“aiutante” del protagonista e gli forni-
sce il “mezzo magico” necessario per
salvarsi: quali parole sottolineano que-
sto suo ruolo?
La dimensione magica dell’episodio è di-
mostrata anche dalla formula che Frodo
pronuncia: quali caratteristiche ha que-
sta formula?
Ma vi sono altre potenze nella Terra di Mezzo, forze della notte antiche
ed indomate. E Colei che camminava nel buio aveva udito in tempi imme-
morabili gli Elfi gridare quel richiamo, ma allora come adesso era rimasta
impassibile. Nel pronunziare le parole Frodo sentì una possente malvagità
china su di lui, uno sguardo micidiale intento ad osservarlo. Poco più in
giù nella galleria, fra loro e l’apertura ove avevano barcollato e inciampato,
degli occhi apparvero: due grandi grappoli di occhi… La minaccia incom-
bente era infine svelata. Il bagliore della fiala-stella si rifrangeva sulle loro
mille sfaccettature, dietro alle quali incominciò ad ardere una pallida in-
candescenza micidiale, una fiamma avvampata nel più profondo abisso di
un pensiero malefico. Mostruosi e abominevoli erano quegli occhi, bestia-
li eppur pieni di intento e d’ignobile delizia, di godimento alla vista delle
prede intrappolate senza speranza di scampo.
Frodo e Sam, terrificati, retrocedettero lentamente, come ipnotizzati
dallo spaventoso sguardo di quegli occhi foschi; ma mentre loro indietreg-
giavano gli occhi si facevano avanti. La mano di Frodo tremò, e la Fiala si
curvò lentamente. Poi d’un tratto l’incantesimo si affievolì, onde lasciarli
Finalmente, la luce
donata dalla Regina
degli elfi consente ai due
di vedere la minaccia
che li sovrasta: adesso
la percezione del Male
è totale. Da notare,
particolarmente in questo
passo, la ricchezza
dell’aggettivazione usata
da Tolkien, che aiuta il
lettore ad immedesimarsi
nella narrazione.
4 minuto fulgore:
piccola luce.
5 seco:
con sé.
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Attivati!
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