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Il fantasy
Breve storia
e caratteristiche del genere
Il
fantasy
è un genere letterario di origine
abba-
stanza recente
, che si è imposto all’attenzione del
pubblico soprattutto con le opere dello scrittore
britannico
John R.R. Tolkien
, vissuto nella prima
metà del Novecento, ma divenuto celebre a partire
dagli anni Settanta.
Fiaba
ed
epica
sono i riferimenti essenziali della
narrativa fantasy, che si caratterizza innanzitutto
per il fatto che le sue vicende sono ambientate in
mondi fantastici
, inventati, ma coerenti al loro
interno e quindi
credibili
. Si tratta di mondi che
costituiscono una
realtà alternativa
rispetto al-
la nostra e in cui si ipotizza il
superamento
o la
sconfitta degli ideali di produzione e profitto tipici
della
società industriale
; il fantasy introduce in-
fatti frequenti elementi di
critica
verso lo sviluppo
tecnico-scientifico che ha caratterizzato il nostro
mondo dall’Ottocento in poi.
Nella letteratura fantasy anche la collocazione nel
tempo
delle vicende è di
invenzione
, così come la
collocazione nello
spazio
. In generale, però, molti
particolari rimandano al Medioevo europeo, cioè
ad un’epoca in cui non esistevano né armi da fuo-
co né macchine, per non parlare degli strumenti
elettronici o addirittura informatici. Questa scelta
è coerente con quell’
atteggiamento critico
che ac-
comuna gli autori fantasy − pur con le inevitabili
differenze soggettive − di fronte all’organizzazione
del
mondo moderno
.
Nell’universo fantasy, che può essere del tutto
se-
parato
o semplicemente
“parallelo”
al nostro, si
incontrano gli elfi dei racconti di fate inglesi; i na-
ni, gli orchi e i troll delle fiabe e saghe nordiche;
i draghi della tradizione medievale; i maghi e i re
del ciclo arturiano; le battaglie dell’epica omerica:
tutti perfettamente armonizzati nella creazione di
una realtà alternativa che fa da sfondo alla
lotta
eterna tra il Bene e il Male
, prima e fondamen-
tale contrapposizione che condiziona l’esistenza
di ogni creatura.
Nella letteratura anglosassone esistono, inoltre,
almeno due testi di narrativa per l’infanzia che
possono essere considerati illustri precursori del-
la successiva produzione fantasy: si tratta di
Alice
nel Paese delle Meraviglie
(1865) di
Lewis Carroll
e
di
Peter Pan
(1902) di
James M. Barrie
, opere en-
trambe dotate di una originalità che le distingue
dal panorama più tradizionale del genere.
una sensibilità moderna
Va subito detto che le atmosfere medievali a cui di so-
lito rimanda il fantasy non hanno nulla a che vedere
con una attendibile ricostruzione storica dell’epoca:
gli autori vestono i loro personaggi in maniera anti-
quata, li fanno vivere in capanne o castelli, li fanno
combattere armati solo di spade, lance, archi e frec-
ce, ma attribuiscono loro una
sensibilità moderna
che non ha alcun rapporto con la mentalità dei veri
signori feudali, dei servi della gleba o dei cavalieri
erranti. Nonostante le sue ambientazioni, infatti, il
fantasy è un genere recente ed esprime la
mentali-
tà del nostro tempo
, non quella dell’epoca feudale
o cortese. I motivi dell’avventura, della lotta contro
i mostri, del viaggio in Paesi lontani e ignoti, della
caccia a tesori nascosti sono motivi ricorrenti tan-
to nelle fiabe quanto nei romanzi medievali o nella
narrativa d’avventura, ma nel fantasy tutti questi
temi sono rielaborati e trattati con una sensibilità
decisamente ed esclusivamente moderna.
tra evasione e allegoria
La Terra di Mezzo inventata da
Tolkien
[ p. 275]
,
la Fantàsia dello scrittore tedesco
Michael Ende
,
la Narnia di
C.S. Lewis
[ p. 286]
e tanti altri
luoghi dei romanzi fantasy sono quindi, innanzi-
tutto,
luoghi di evasione
, dove il lettore può dare
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