260
Percorrere i generi
All’inizio nessuno capì cosa stava succedendo, videro solo le braccia dell’uo-
mo agitarsi nell’acqua e la testa che andava sotto e poi riemergeva in superficie.
Alex, che faceva parte della squadra di nuoto della scuola, con due o tre
bracciate fu il primo a raggiungerlo.
Avvicinandosi, vide con orrore che un serpente grosso come una ma-
nichetta dei pompieri
2
piena d’acqua si era arrotolato intorno al corpo del
fotografo. Alex prese Joel per un braccio e cercò di trascinarlo fino a riva,
ma l’uomo e il serpente erano troppo pesanti per lui. Con entrambe le mani
provò a staccare la bestia, ma gli anelli
3
del rettile stringevano sempre più
forte la vittima. Rabbrividendo, pensò al
surucucù
4
che gli si era avvinghiato
alla gamba qualche notte prima. Questo era mille volte peggio. Il fotografo
non si dibatteva e non gridava più, era già incosciente.
«Papà, papà! Un anaconda!
5
» urlò Nadia, unendo le sue grida a quelle di Alex.
A quel punto Kate, Timothy Bruce e due dei soldati erano già tutti lì a lot-
tare con l’enorme serpente per staccarlo dal corpo del povero Joel.
Nel combattimento, il fango sul fondo della laguna si era smosso e l’ac-
qua era diventata scura e densa come cioccolata. In tutta quella confusione
non si capiva cosa stesse succedendo, ognuno tirava dalla sua parte e gridava
istruzioni, senza risultato.
Tutto sembrava inutile, quando alla fine arrivò César armato del coltello. La
guida non si arrischiò a colpire alla cieca, nel timore di ferire Joel o qualcun
altro; aspettò il momento in cui la testa dell’anaconda emerse brevemente dal
fango per decapitarla con un taglio netto. L’acqua si riempì di sangue, diven-
tando color della ruggine. Ci vollero cinque minuti per liberare il fotografo
perché gli anelli costrittori continuavano a tenerlo avvinghiato.
Trascinarono Joel, rigido come un morto, fino a riva. […] Mentre gli altri
lottavano nell’acqua contro l’anaconda, la dottoressa Torres era tornata alla
lancia per prendere la sua valigetta e ora era inginocchiata con una siringa in
mano vicino all’uomo privo di sensi. Si muoveva in silenzio e con calma, co-
me se l’attacco di un anaconda fosse la cosa più normale del mondo. Iniettò a
Joel una dose di adrenalina
6
e, assicuratasi che respirasse, cominciò a visitarlo.
«Ha diverse costole rotte ed è in stato di choc» disse. «Speriamo che i pol-
moni non siano stati perforati da un osso e che non abbia il collo fratturato.
Bisogna immobilizzarlo.»
«Come possiamo fare?» chiese César.
«Gli indios usano cortecce, fango e liane» rispose Nadia, che stava ancora
tremando per lo spavento.
«Giusto» approvò la dottoressa.
La guida diede le istruzioni necessarie e nel giro di poco tempo la dotto-
ressa, aiutata da Kate e Nadia, aveva avvolto il busto del ferito in panni im-
bevuti di fango e coperti da pezzi di corteccia, poi aveva legato il tutto con
delle liane. Una volta seccatosi il fango, quell’impacchettamento rudimenta-
le avrebbe svolto la stessa funzione di un busto ortopedico. Joel, intontito e
dolorante, non era ancora in grado di capire l’accaduto, ma era tornato in sé
e riusciva ad articolare alcune parole.
Il colpo di scena
La suspense
Un parziale lieto fine
La risposta della
dottoressa — fredda
scienziata che ha
appena applicato un
moderno metodo di
rianimazione — sottolinea
il valore scientifico delle
metodologie di cura
tradizionali degli indios.
2 manichetta dei pompieri:
il tubo
flessibile che serve da condut-
tura per l’acqua impiegata per
spegnere gli incendi.
3 gli anelli:
sono gli anelli costrit-
tori che il corpo del serpente
forma quando si avvolge intor-
no a una preda; le spire.
4 surucucù:
(o crotalo muto)
grande serpente velenoso del
l’America Centrale e Meridio-
nale, che può superare i 3 metri
di lunghezza; è chiamato anche
“terrore dei boschi”.
5 un anaconda!:
l’anaconda è un
grosso serpente dell’America
tropicale. Non è velenoso, ma
può misurare fino a 7- 8 metri
di lunghezza e stritola le prede
tra le sue potenti spire.
6 adrenalina:
ormone prodotto
dalle ghiandole surrenali; vie-
ne anche ottenuto per sintesi
dall’industria farmaceutica ed
è usato come cardiostimolante.
25
30
35
40
45
50
55
60
65
242_P03_b3.indd 260
05/01/