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VI - L’Età delle cattedrali
SCULTURE E PITTURE
DECORANO LE CATTEDRALI
La riscoperta del realismo nelle sculture
Nei cantieri delle
cattedrali gotiche francesi
avvenne un fe-
nomeno di notevole importanza per la storia della scultura, in
quanto alle facciate di questi edifici furono destinate
numero-
sissime raffigurazioni
di apostoli, martiri, confessori, papi e
vescovi. In alcuni casi le statue delle gerarchie ecclesiastiche
formavano vere e proprie processioni in pietra, simili a quel-
le umane che avvengono durante le feste liturgiche. A volte le
statue raffiguravano semplici benefattori che avevano dato un
contributo economico al cantiere. Mai dopo l’antichità romana
la decorazione monumentale degli edifici aveva avuto così tante
statue e tanti rilievi.
Tra l’XI e il XII secolo
, quando ancora dominava il Romanico,
le statue erano allineate con pochi e quasi impercettibili variazio-
ni nell’orientamento delle teste o del busto. Le
statue-colonna
apparivano
rigide e diritte
. Con l’avvento del
Gotico
, invece,
gli scultori cominciarono a
recuperare il gusto classico per
una rappresentazione viva e naturalistica della figura umana
e realizzavano ricchi panneggi che non nascondevano le forme
del corpo. Nel giro di alcuni decenni negli esterni delle cattedrali
gotiche si passò dalle rigide statue-colonna, non facilmente di-
stinguibili dalle strutture architettoniche a cui erano addossate
(
Fig. 27
) a
figure realizzate a tuttotondo
, cioè ben staccate dalle
pareti, come nel caso del gruppo scultoreo
La Vergine e santa Eli-
sabetta
, collocato sulla facciata della
Cattedrale di Reims
(
Fig. 28
).
Gli scultori descrivono temi profani
Anche in
Germania, nel XIII secolo
, gli scultori si emancipa-
rono dai canoni romanici adottando
un linguaggio sempre più
realistico e dedicandosi anche a temi profani
. Ne sono esem-
Fig. 27
Santi
, statue-colonna
del portale ovest della
Cattedrale di Chartres,
1145-1155 circa; Chartres.
Fig. 28
La vergine e santa
Elisabetta
, statue della facciata
della Cattedrale di Reims, 1260.
Le statue-colonna
apparivano
rigide e dritte.
Gli scultori cominciarono
a recuperare il gusto
classico per una
rappresentazione viva e
naturalistica
della figura umana.
Nell’arco di appena
ottanta anni, in Francia,
gli scultori passarono
dalle statue-colonna
a quelle a tuttotondo.
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