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DALLA
STORIA ALLA
GEOGRAFIA
Vivere
in città
dalle campagne alle città
Benché composta di una galassia
di città-stato, la grecia classica era so-
stanzialmente una società rurale, larga-
mente basata sul lavoro di coloro che
vivevano nelle campagne. Una situa-
zione ben diversa, dunque, da quella
che caratterizza il mondo attuale, in cui
la popolazione urbana supera ormai
quella che vive nelle zone rurali. il sor-
passo fra queste due realtà è avvenuto
di recente, nel 2005, quando il tasso
di urbanizzazione mondiale ha supera-
to il 50%. Siamo dunque in presenza
di un fenomeno nuovo e di enorme
portata, che determina grandi conse-
guenze sul piano dell’economia, degli
equilibri ambientali e su molti aspetti
sociali e culturali.
L’economia urbana
nelle città si praticano solo attivi-
tà riconducibili al settore secondario
e terziario. i luoghi del lavoro e quelli
dell’abitare, che in campagna coincido-
no quasi sempre, in città sono diversi, e
il più delle volte distanti l’uno dall’altro.
occorrono dunque mezzi di trasporto
per gli spostamenti quotidiani: tram,
autobus, metropolitane. in città, poi,
sono necessarie istituzioni destinate a
occuparsi di chi non è produttivo: asili
nido, scuole materne, case di riposo,
ospedali. inoltre, il lavoro non si impara
imitando gli adulti, come accade nelle
aree rurali, ma richiede una formazione
specifica in apposite scuole. la vita di
città necessita dunque della presenza
di molte strutture, la cui esistenza ser-
ve comunque a creare nuove attività e
posti di lavoro, col risultato di rendere
più complessa la vita urbana.
termini di traffico e di smog. Per evita-
re che ciò accada, il prezzo dei biglietti
dei mezzi pubblici deve essere tenuto
basso, al punto che il costo comples-
sivo del servizio deve essere integrato,
in misura spesso preponderante, dalle
casse municipali. Queste, tuttavia, ri-
sultano spesso inadeguate a finanziare
tutti i servizi, in quanto il numero di
persone che vivono in città, e quindi
pagano le tasse municipali, è molto in-
feriore rispetto a coloro che ogni giorno
giungono in città e che di questi servizi
usufruiscono. di conseguenza, il bilan-
cio degli enti locali è cronicamente in
passivo e, in mancanza di trasferimenti
di denaro da parte dello Stato centrale,
può anche accadere che le municipalità
vadano in fallimento.
Per evitare di arrivare a questa si-
tuazione estrema, le amministrazio-
ni delle grandi città sono spesso co-
strette a trovare fonti di finanziamen-
to diverse dalle tasse: gestiscono, per
esempio, servizi remunerativi, come la
distribuzione del gas e dell’elettricità,
offrono spazi pubblici per spettacoli o
manifestazioni sponsorizzate, oppure
fanno ricorso a prestiti. negli ultimi
tempi, soprattutto, a causa della cro-
nica mancanza di denaro, le ammini-
strazioni cittadine sono state costret-
te a ridimensionare, o a far pagare in
misura maggiore che in passato, molti
servizi che prima venivano erogati in
forma gratuita.
A
SINISTRA
:
Se nei
villaggi rurali l’attività
economica prevalente
è quella agricola,
nelle aree urbane le
attività prevalenti
appartengono al
settore terziario.
L’ecosistema urbano
Simili a giganteschi esseri viventi, le
città possono essere considerate alla
stregua di ecosistemi complessi. ogni
giorno le percorrono grandi flussi di
persone e di merci: vi entrano i pro-
dotti agricoli per l’alimentazione della
popolazione, le materie prime che ser-
vono alle imprese, i beni che la città
non produce; ne escono persone che
lavorano altrove, i beni prodotti in città
e grandi quantità di rifiuti, per smaltire
i quali si rendono necessari complessi
sistemi di raccolta.
il traffico, le unità produttive, le abita-
zioni immettono nell’aria una grande
quantità di sostanze inquinanti, come
non avviene nelle aree rurali. lo steso
rifornimento idrico delle popolazioni
urbane richiede lunghe reti di adduzio-
ne dell’acqua, che entra pulita ed esce
inquinata, per cui si impone la costru-
zione di articolati sistemi fognari e di
impianti di depurazione.
La difficile gestione dei
servizi
la gestione dei servizi delle grandi
città, dunque, è molto impegnativa,
soprattutto sotto il profilo economi-
co, e molti di essi vengono finanziati
in gran parte con denaro pubblico. è
il caso, per limitarsi a un esempio, dei
trasporti urbani, in assenza dei quali
tutti si muoverebbero prevalentemente
in automobile, con effetti catastrofici in
Per approfondire
il tema relativo ala
gestione delle città
vedi pp. 395-396.
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