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Fig. 47
- Athenodoros,
Haghesandros e Polydoros,
Laocoonte.
Le masse muscolari,
tese nella torsione
del corpo di Laocoonte,
esprimono lo sforzo
disperato compiuto
dal sacerdote.
Il braccio destro
sollevato e la gamba
sinistra allungata
tracciano una diagonale
che costituisce l’asse
della composizione.
La testa rovesciata
all’indietro
e l’espressione
del volto
sono elementi
che richiamano
il rilievo della
Gigantomachia
dell’altare
di Pergamo.
Il serpente che avvolge i tre corpi
con le sue spire sinuose è l’elemento
unificatore della composizione.
Il figlio sulla destra tenta di liberarsi
dalle spire mortali, mentre con lo sguardo
chiede disperatamente aiuto al padre.
Il figlio sulla sinistra
si abbandona
già alla morte.
Il mantello del giovane
che cade dritto in verticale
sembra tradire il passaggio
dal bronzo dell’originale
al marmo della copia,
bisognosa di un sostegno.
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