Page 10 - 120900035649_giudici_art_1

Basic HTML Version

Alessandro Magno conquista un impero sterminato
L’immagine in alto mostra un gigantesco mosaico realizzato nel III-II secolo a.C. (
Fig. 1
), che riproduce
una pittura del IV-III secolo a.C. attribuita ad Apelle o a Filòsseno di Eretria: la scena rappresenta uno
dei vittoriosi combattimenti condotti da Alessandro Magno nella sua campagna contro i Persiani, la
battaglia di Isso del 333 a.C. o forse quella di Gaugàmela del 331 a.C. Alessandro, in qualità di coman-
dante, è riconoscibile sul lato sinistro del mosaico mentre sta per scagliarsi contro il re persiano Dario,
che con il suo esercito è rappresentato mentre fugge sul carro trainato da quattro cavalli neri a destra
della composizione.
Tra il 334 e il 331 a.C. Alessandro, re di Macedonia, conquistò l’intero Impero Persiano, portando a ter-
mine il progetto di fondare un impero universale, capace cioè di unire l’Occidente e l’Oriente, in una
condizione di grande tolleranza verso i costumi di popoli molto diversi tra loro (
Fig. 2
).
I Greci vengono dominati dalla dinastia macedone
L’influenza dei Macedoni sulle
pòleis
greche era iniziata con il padre di Alessandro, Filippo II, re di
Macedonia dal 359 al 336 a.C., il quale aveva riorganizzato il proprio esercito introducendo uno schie-
ramento detto «a falange macedone», che consisteva nel disporre i fanti in sedici file armate di
sarissa
,
un tipo di lancia particolarmente lunga che i Macedoni sapevano usare con eccezionale abilità. Grazie
a questa forza militare, Filippo avviò una politica di espansione nei riguardi dei Greci, che sconfisse
nel 338 a.C. nella battaglia di Cheronèa, diventando di fatto padrone dell’intera Grecia. Rivendicando
egli stesso l’appartenenza alla civiltà greca ed essendo dotato di grandi capacità politiche, Filippo non
sottomise militarmente le
pòleis
, ma le convinse a unirsi nella Lega di Corinto, ricercando una loro
alleanza sotto la sua suprema autorità.
Alessandro prosegue
l’opera del padre
Nel 336 a.C. Filippo II fu ucciso e
i nobili macedoni scelsero come
suo successore il figlio Alessan-
dro, che represse immediatamen-
te un’iniziale ribellione dei Greci,
riprendendo subito dopo i piani
paterni di invasione dell’Impero
Persiano, che portarono alla com-
pleta conquista di tutti i territori
dell’Asia occidentale e dell’Egitto.
Fig. 1
- Battaglia di Alessandro,
dalla Casa del Fauno a Pompei,
copia del III-II secolo a.C.
da un originale di Apelle o Filòsseno
di Eretria del IV-III secolo a.C.,
mosaico, 271x512 m; Napoli,
Museo Archeologico Nazionale.
Nella primavera del 334 a.C.
l’esercito greco-macedone
sbarcò sulle coste dell’Asia
occidentale e in tre anni
provocò il crollo
dell’Impero Persiano.
Non soddisfatto, Alessandro
volle recarsi verso quelli
che gli Occidentali
consideravano i confini
del mondo: giunse nell’Asia
centrale, poi piegò verso
sud in direzione della Valle
dell’Indo, dove fu costretto
ad arrestarsi a causa
della forte resistenza
del suo stesso esercito,
sempre più impaurito
dell’ignoto.
Sempre sotto Alessandro
un’altra importante
esplorazione fu condotta
nel 325 a.C. dal generale
Nearco che percorse le coste
del Mar Arabico.
Itinerario
di Alessandro il Grande
Viaggio di Nearco
Territori conquistati
da Alessandro
Città fondate
da Alessandro
Principali battaglie
Territorio di origine
(Macedonia)
Alessandria
Macedonia
Grecia Ionia
Egitto
Lidia
Media
Perside
Bactriana
Mesopotamia
Armenia
Partia
Pella
Tiro
Menfi
Gordio
Gerusalemme
Damasco Opis
Rage
Bactra
Gaugamela
Pasargade
Kabul
Babilonia
Susa
Markanda
Ectabana
A. di Egitto
A. di Aracosia
A. Bucefala
A. di Makarene
A. Opiane
A. Escate
A. degli Arii
A. Tarmata
A. Carmania
A. Nicea
A. Margiana
Alessandretta
Alessandropoli
Persepoli
Pattala
Granico
Alicarnasso
Petra
Isso
Indo
Mohenjo
Daro
Cirene
Fig. 2
- L’impero e le esplorazioni
di Alessandro Magno.
167-193_Grecia_ellenistica.indd 168
14/02/