XVI
L’ETà DELLA MANIERA
375 Palladio a Vicenza
375 Una nuova edizione di Vitruvio
376 Le ville palladiane
376 La Rotonda
TUTORIAL
377 Le chiese veneziane
377 Il Redentore
378 Il secondo Cinquecento a Venezia
378 Paolo Caliari detto il Veronese
(Verona, 1528-Venezia, 1588)
378 Venezia e la Controriforma
378 Verona e le novità
378 Veronese: un limpido equilibrio cromatico
378 Gli esordi a Verona; poi a Venezia
378 Le tele in San Sebastiano a Venezia
379 La novità di Veronese
379 Differenze con Tintoretto
379 La decorazione di Villa Barbaro
381 Totale armonia tra realtà e incanto
381 Le grandi
Cene
e l’Inquisizione
382 In una architettura palladiana
382 I quadri per Rodolfo II d’Asburgo
382 Il trionfo del colore
384 Jacopo Robusti detto il Tintoretto
(Venezia, 1519?-1594)
384 Il contrasto con Tiziano
384 Lo stile
384 Le prime opere
384 La “maniera” di Tintoretto
384 L’incarico della Scuola Grande di San Rocco
385 Fusione di naturale e sovrannaturale
386 Forme disegnate e forme abbozzate
387 Jacopo dal Ponte detto Bassano
(Bassano del Grappa, 1510 ca-1554)
387 Una sensibilità realistica
387 L’
Adorazione dei pastori
388 La Controriforma e l’arte
388 El Greco (Candia, 1541-Toledo, 1614)
388 Definizione del termine
388 El Greco
388 Contatti con la cultura dei mistici spagnoli
e della Controriforma romana
390 Le “brache” della Sistina
390 Semplificazione “popolare” del linguaggio
pittorico
390 Valore didattico di un’arte comprensibile
391 Federico Barocci (Urbino, 1535-1612)
385
lettura
d
’
opera
I
Miracoli di san Marco
di Jacopo Tintoretto
TUTORIAL
389
lettura
d
’
opera
Seppellimento del conte di Orgaz
di El Greco
392
arte
,
cultura
,
società
Viaggi fecondi: presenze artistiche
tra Quattrocento e Cinquecento