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La ricerca dell’autonomia…
Nel corso dell’adolescen-
za, inoltre, si assiste alla
maturazione del pensiero
astratto
, ossia all’affiorare di una maggiore capacità in-
trospettiva e riflessiva. È in questo periodo che l’ado-
lescente sente una spinta a ricercare il significato del-
la propria esistenza, a cercare degli obiettivi, a definire
meglio la sua immagine e la sua identità ancora confu-
si. In questa fase si vive una contraddizione profonda
tra una residua mancanza di autonomia e un forte bi-
sogno d’indipendenza. Per questo motivo il rapporto
con i genitori può divenire
conflittuale
e, a volte, do-
loroso. Questa fase della crescita è infatti caratterizzata
spesso da una forte opposizione nei confronti delle re-
gole familiari e sociali: frequentemente padre e madre
vivono i tentativi di distacco dei figli come una minaccia alla loro autorevolezza, e si
sentono improvvisamente e ingiustamente esclusi dalla loro vita.
Al contrario, per sostenere i giovani, gli adulti dovrebbero interpretare questa fase del pro-
cesso di crescita come un periodo evolutivo, anche con tutte le contraddizioni che esso
comporta. Fondamentale è
il ruolo dei genitori
, che sono chiamati al difficile compito di
trovare un equilibrio tra le richieste d’autonomia dei figli e la propria necessaria funzione
di guida, nel rispetto delle peculiarità, delle aspirazioni e dei desideri degli adolescenti.
L’adolescente cerca risposte ai suoi interrogativi rivolgendosi anche al
gruppo dei pa-
ri
, ovvero i coetanei. Sentire di appartenere a un gruppo coeso e omogeneo, cementa-
to dalla condivisione di regole, mode ed esperienze comuni più o meno visibili (basti
pensare alla grande diffusione di tatuaggi e
piercing
tra i giovani) aiuta ad affrontare le
difficoltà della transizione alla vita adulta.
… e i fattori “personali” che la condizionano
Naturalmente lo sviluppo della per-
sonalità nella fase adolescenziale dipende molto, oltre che dall’ambiente esterno, an-
che dalla situazione di
benessere
o
malessere psicologico
che l’adolescente sperimen-
ta, nonché dalle caratteristiche della sua
personalità
. Questa fase evolutiva, però, de-
ve comunque essere considerata come un momento di passaggio e di trasformazione,
dagli esiti non sempre scontati. Per esempio, non è detto che un adolescente che ab-
bia già vissuto problemi emotivi e familiari o insuccessi scolastici debba per forza vive-
re questo passaggio con maggiori difficoltà di adattamento rispetto a chi, invece, ab-
bia vissuto in una famiglia “normativa”, ovvero caratterizzata da una rigida gerarchia
interna. Ci sono anche casi in cui ragazzi che giungono a questa età senza grossi pro-
blemi, iniziano proprio in questa fase a mostrare difficoltà mai avute precedentemente
(sintomi depressivi, condotte antisociali, problemi alimentari ecc.).
3
I giovani adulti
A casa, sempre più a lungo
Negli ultimi anni si è andata delineando una nuova fase
di sviluppo, successiva all’adolescenza e precedente l’età adulta vera e propria, che va
all’incirca dai 19 ai 28 anni: questa tappa evolutiva è caratteristica del momento stori-
co attuale, in quanto riguarda tutti quei figli (sempre più numerosi) che, anche se gran-
di, sperimentano una prolungata convivenza con i propri genitori. La comprensione
Q
ualche domanda
Cosa significa
“identità di genere”
e quale ruolo ha per
l’adolescenza?
Quale contraddizione
emerge nella ricerca
di autonomia?
La ricerca di se stessi può
spingere l’adolescente a
isolarsi dai propri genitori, in
alcuni momenti percepiti come
estranei o lontani.
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