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Per questo, Itard provò a ripercorrere le tappe indicate dalla filosofia sensista, facendo
esercitare il suo discepolo nell’uso dei sensi e delle facoltà cognitive di base. A tal fine,
elaborò pratiche educative e materiali didattici in grado di suscitarne l’interesse e di
promuovere significativi progressi. Essi si registrarono soprattutto nella sfera sensoriale
e relazionale, ma si interruppero nel momento in cui si trattò di acquisire competenze
legate all’astrazione, tra cui il linguaggio.
Per la prima volta nella storia della medicina e della pedagogia, Itard verificò empiri-
camente l’impossibilità di fornire a un essere umano gli insegnamenti non ricevuti al
momento opportuno, i soli che permettono un corretto sviluppo psicofisico. Il caso
di Victor, infatti, dimostrò che, anche se non sono riscontrabili anomalie genetiche, il
bambino che non dispone di stimoli adeguati e di cure amorevoli nei primi anni di vita
perde per sempre la possibilità di sviluppare pienamente le proprie capacità cognitive.
Dopo oltre cinque anni di lavoro, il medico parigino concluse non solo che l’uomo
allo stato di natura non è perfetto, come avevano creduto Rousseau e una parte della
filosofia settecentesca, ma che è il risultato dell’inestricabile intreccio di fattori biolo-
Cinema
e letteratura
Il ragazzo selvaggio
girato il film di successo
Il ragazzo selvag-
gio
, proiettato per la prima volta nelle sale
francesi nel 1969.
Il film
Il filmnarra la vicendadiVictor apar-
tiredalla sua catturanei boschi dell’Aveyron.
La rappresentazione si sofferma sulla rea-
zione, paurosa e aggressiva, di Victor ai pri-
Dal racconto alla rappresentazione ci-
nematografica
Le memorie di Itard sulla
sua esperienza con Victor sono affidate a
due resoconti scritti:
La Memoria sui primi
sviluppi di Victor dell’Aveyron
(1801) e il
Rap-
porto sui nuovi sviluppi di Victor dell’Aveyron
(1807). Sulla base di questi testi, alla fine
degli anni Sessanta, François Truffaut ha
Titolo originale:
L’enfant sauvage
Regia:
François Truffaut
Francia, 1969, 85’
mi contatti con i medici che lo prendono
in consegna. Vengono inoltre descritti con
minuzia i primi insegnamenti che Itard
cerca di impartire al ragazzo (come man-
giare e lavarsi). Il regista è attento anche a
riportare le riflessioni del medico francese
sui risultati raggiunti e sugli insuccessi di
Victor. La parte finale del film racconta la
fugadel ragazzoe il suo ritorno spontaneo
a casa di Itard, che può così riprendere il
proprio lavoro.
La ricostruzione storica
Dal punto di vi-
sta della ricostruzione storica, sia in rela-
zione all’ambiente in cui la storia si svolge
sia relativamente alle memorie di Itard, la
rappresentazione del regista francese è
estremamente rigorosa. È lo stesso Truf-
faut a impersonare la parte di Itard, le cui
riflessioni sono riportate in
voice off
(vale
a dire fuori campo). Da parte della critica
è stato notato come il regista si sforzi di ri-
marcare l’opposizione tra il distacco scien-
tifico, che Itard lascia trasparire dalle sue
considerazioni, e il coinvolgimento emo-
tivo del medico durante l’esperimento.
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