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Lezioni 39-48
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39
La funzione finanza e le fonti di finanziamento
Le decisioni importanti coinvolgono gli aspetti finanziari e la
direzione finanziaria
collabora con la direzione generale per
l’attuazione delle strategie. Le
politiche finanziarie
devono
ridurre il fabbisogno di capitali, migliorare la liquidità e l’au-
tofinanziamento, limitare i finanziamenti esterni. Il fine è
re-
perire capitali al minor costo
, tenendo conto della forma giu-
ridica, e
scegliere gli investimenti più redditizi
.
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I canali di finanziamento e l’analisi del patri-
monio aziendale
Il
costo dei capitali
varia secondo il
canale
utilizzato; quello
breve
si instaura fra l’impresa e i risparmiatori: è
economico
ma non è facile accedervi
(prestito obbligazionario). Nel canale
medio
la
banca
è intermediaria fra l’impresa e i risparmiato-
ri; nel
lungo
interviene una
società parabancaria
o un istitu-
to che concede mutui. Gli
impieghi
dell’impresa hanno durata
pluriennale (
Immobilizzazioni
) o si rinnovano continuamente
(
Attivo circolante
); le
fonti
sono esterne (
Passività correnti e
consolidate
) o interne (
Capitale proprio
).
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I margini della struttura finanziaria e patri-
moniale
L’equilibrio finanziario-patrimoniale si misura tramite i seguenti
indicatori:
1.
Margine di struttura ristretto
= Capitale proprio – Immobi-
lizzazioni;
2.
Margine di struttura allargato
= Capitale permanente (
Ca-
pitale proprio
+
Passività consolidate
) – Immobilizzazioni;
3.
Capitale circolante netto
= Attivo circolante – Passività cor-
renti;
4.
Margine di tesoreria
= Attivo corrente – Passività correnti.
I primi due servono ad accertare la
copertura degli impieghi
fissi con le fonti a lungo
, gli ultimi la
solvibilità a breve
. Se i
margini 1 e 4 sono positivi la struttura finanziaria è
in equili-
brio
; se sono negativi, devono risultare positivi i margini 2 e 3,
altrimenti la struttura è
squilibrata
.
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I finanziamenti per le immobilizzazioni
Le immobilizzazioni si acquisiscono tramite: l’
acquisto
, il
con-
ferimento da parte di un socio
, la
costruzione interna
o il
leasing
. Essendo investimenti a medio-lungo vanno finan-
ziate con
fonti permanenti
(Capitale proprio) o
con scaden-
za > 5 anni
(Passività consolidate) per assicurare la
cor-
relazione fonti/impieghi
. Le s.p.a. finanziano l’acquisto di
immobilizzazioni
emettendo azioni e obbligazioni
o contraen-
do un mutuo; l’alternativa è il
leasing
, la locazione finanziaria
che presenta anche
vantaggi fiscali
.
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Il fido e i finanziamenti bancari alle imprese
Oggi le
banche universali
, direttamente o tramite il proprio
gruppo plurifunzionale
, come in Italia, soddisfano tutte le
esigenze finanziarie delle imprese. Con la
procedura di fido
la banca riduce i rischi selezionando le imprese richiedenti
in base alla
situazione finanziaria e patrimoniale
, al
reddito
,
alle
garanzie offerte
. L’impresa accede ai finanziamenti se ot-
tiene il fido, ossia la
fiducia
della banca e il
massimo impor-
to
che essa è disposta a finanziare.
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I finanziamenti bancari per cassa a breve
termine
Fra i
finanziamenti bancari scadenti entro l’ann
o distinguia-
mo:
prestiti in conto corrente
, elastici e dal costo propor-
zionale all’utilizzo, come l’
apertura di credito
, concessa su
garanzie personali, e l’
anticipazione
, commisurata al valore
dei beni dati in pegno;
smobilizzi di crediti
, come lo
sconto
cambiario
, gli
anticipi su Ri.Ba. e su fatture
, graditi sia alle
imprese che alla banca;
prestiti a scadenza fissa
, quali la
sovvenzione
e l’
anticipazione
, meno convenienti per le impre-
se a causa della loro rigidità nell’utilizzo e del costo.
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45
La fideiussione e gli altri crediti di firma
Oltre ai finanziamenti per cassa la banca concede anche
cre-
diti di firma
come garanzia
per evitare all’impresa cliente un
esborso di denaro
o per consentirle di
ottenere credito dai
fornitori e prestiti da terzi
. Il credito di firma assume varie
forme tecniche, quali l’
avallo
di cambiali, l’
accettazione
di
tratte e la
fideiussione
, che risulta da una lettera sottoscritta
dal fideiussore in cui questi si impegna a una prestazione di
qualsiasi tipo a favore dell’assistito.
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46
Il credito al consumo
Ha lo scopo di
finanziare gli acquisti di beni mobili dei privati
titolari di un reddito, senza precedenti insolvenze. Nell’ope-
razione intervengono
tre soggetti
: l’
impresa commerciale
, il
consumatore
che utilizza il credito e la
banca
o la finanziaria
che lo concedono. Il
Taeg
(
tasso effettivo globale
), da indi-
care in contratto per legge, è elevato per l’incidenza di spese
e per l’interesse rivedibile mensilmente.
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I mutui ipotecari
Sono concessi da banche e da finanziarie, con rimborso da 5 a
30 anni. Alla
richiesta
vanno allegate la
certificazione del reddi-
to
e la
planimetria dell’immobile
da acquistare, sul quale verrà
iscritta un’
ipoteca
di 1º grado. L’
istruttoria
si conclude entro 60
giorni, in caso di ritardo è previsto un
prefinanziamento
. L’impor-
to del mutuo, pari al 50/75% del valore periziato, viene eroga-
to al netto delle spese di istruttoria, delle visure e di perizia. Le
rate di rimborso
, costanti secondo il metodo francese, prevedo-
no quote crescenti di capitale e decrescenti di interesse. Questo
può essere fisso o indicizzato a tassi finanziari europei (Euribor).
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Factoring, leasing e altri servizi parabancari
internazionali
Da tempo si sono diffusi in Italia i
servizi parabancari
, praticati
da società finanziarie controllate da banche, che concedono
finanziamenti atipici
, quali:
leasing
, o locazione finanziaria di
beni mobili e immobili;
factoring
, con cui un
factor
riscuote le
fatture di imprese, in genere, alla condizione
pro-solvendo con
accredito anticipato
. Nel commercio internazionale sono prati-
cati: il
confirming
, o conferma d’ordine e di pagamento a favo-
re di un importatore, e il
forfaiting
, o sconto pro-soluto (senza
rivalsa in caso di insoluto) di tratte sull’estero.
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Unità 5
La struttura finanziaria e i finanziamenti alle imprese
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