La forma più efficace di controllo sociale è preventiva, e consiste nello strumento della
socializzazione
, della quale parleremo più avanti. La socializzazione è il
processo at-
traverso cui un individuo
– di solito un bambino o un giovane –
apprende e fa pro-
prie le norme della società
. È attraverso la socializzazione che diviene possibile quel
fenomeno curioso per cui la maggior parte degli individui sceglie spontaneamente di
conformarsi alle regole. Essa permette ai singoli di interiorizzare le norme e quindi di
ridurre enormemente la probabilità di incorrere in comportamenti devianti.
Molte altre forme di controllo sociale sono di tipo informale, come abbiamo visto par-
lando delle sanzioni che colpiscono i comportamenti devianti. Abbiamo accennato ai
fenomeni di emarginazione, di critica, di derisione. Tutte queste sono forme di “puni-
zione” della devianza, volte a impedire che la trasgressione si ripeta. Le punizioni sono
spesso accompagnate da premi per i comportamenti conformi alla norma, per esem-
pio quando un gruppo mostra la propria approvazione verso chi si è comportato in
modo corretto (rispetto alle norme del gruppo), e gli attribuisce un maggiore presti-
gio al proprio interno.
Un altro tipo di controllo sociale informale può consistere nella
persuasione
, partico-
larmente efficace quando il deviante non si è reso conto di aver violato una norma o di
arrecare danno a qualcuno. In molti casi si può convincere chi trasgredisce una norma
a cambiare il suo comportamento facendogli semplicemente capire che esso danneggia
anche altre persone, o che comunque è percepito come indesiderabile.
Infine, un modo molto particolare di porre fine a una situazione di devianza consiste
nel
ridefinire le norme
: si decide che, contrariamente a quanto ritenuto finora, un
certo comportamento non è deviante. Si immagini un gruppo di amici dai comporta-
menti tendenzialmente conformi alle norme della cultura dominante. Improvvisamen-
te alcuni membri che godono presso gli altri di un alto prestigio sociale incominciano
a fumare marijuana. È probabile che essi vengano ripresi o emarginati; è però anche
possibile che il gruppo ridefinisca le norme di comportamento ammesse al suo inter-
no e accetti d’ora in poi come lecito il consumo di droghe leggere. Il comportamento
precedentemente considerato “deviante” non trasgredirebbe più la norma sociale gra-
zie al mutamento della norma stessa. Il risultato raggiunto sarebbe in ogni caso quello
di evitare il conflitto e mantenere l’“ordine sociale” interno al gruppo.
Le organizzazioni del controllo sociale
Accanto alle modalità informali di controllo
sociale, ogni società istituisce al proprio interno delle organizzazioni sociali il cui scopo
ufficiale è far rispettare le leggi. Sono istituzioni di
controllo sociale formale
, quali la
polizia, i tribunali, le carceri. Queste organizzazioni, la cui origine è molto più recente
delle modalità di controllo sociale informale, hanno il compito di collaborare per in-
dividuare, e se possibile prevenire, i comportamenti criminali, nonché per punire i col-
pevoli. Storicamente le punizioni sono state molto varie per genere e tipo. Per esempio,
molto usate erano una volta le pene corporali. Oggi in tutti i Paesi socialmente avan-
zati le pene per la violazione delle leggi sono state ridotte a due tipi fondamentali: le
pene pecuniarie per i reati meno gravi e la privazione della libertà personale per quel-
li più gravi. Solo in due Stati tra quelli ritenuti sia economicamente che socialmen-
te avanzati, gli Stati Uniti (in parte) e il Giappone, è ancora vigente la pena di morte.
Q
ualche domanda
➜
Che cosa si intende
per “controllo
sociale”?
➜
Quali forme di
controllo sociale la
società mette in atto
per assicurare la sua
sopravvivenza?
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