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Da disciplina nascente a scienza affermata
Il campo d’indagine dei classici
Abbiamo già visto come la sociologia nacque in ri-
sposta alle questioni suscitate dalla Rivoluzione industriale. Con il passare del tempo
ci si rese però conto che, nonostante i grandi problemi che questo avvenimento aveva
portato con sé, la società continuava a funzionare in modo accettabile. In altri termi-
ni, il mutamento non distruggeva alla base il vivere associato. Maturò così la convin-
zione dell’esistenza di una capacità di adattamento dei soggetti sociali al cambiamento
anche radicale delle condizioni circostanti.
La generazione di sociologi a cavallo tra il XIX e il XX secolo cercò allora di capire in
che modo funziona questa nuova società, e, conseguentemente, di elaborarne dei mo-
delli interpretativi. Vi erano molti problemi, sconosciuti in precedenza, che la società
industriale aveva posto in primo piano: le condizioni di vita nelle grandi metropoli
sovrappopolate; il carattere sempre più anonimo e impersonale dei rapporti sociali e
l’annessa questione di quale tipo di legame possa allora mantenere unita la società; la
difficile ma inarrestabile maturazione delle forme democratiche di gestione del potere;
la perdita d’importanza della dimensione religiosa (
secolarizzazione
); la sottomissione
di settori sempre più estesi dell’esistenza umana a forme di regolazione burocratica.
I più importanti sociologi di quel periodo affrontarono in vario modo queste proble-
matiche, offrendo efficaci chiavi di lettura della società industriale e dei suoi aspetti più
caratteristici. Si tratta di una generazione di autori che sono considerati oggi i “classi-
ci” della sociologia:
Émile Durkheim
,
Max Weber
,
Vilfredo Pareto
e
Georg Simmel
hanno infatti portato la disciplina dallo stato nascente a quello di scienza affermata e
universalmente riconosciuta.
L’apporto dei classici
La generazione dei classici ha dato alla sociologia le coordinate
di riferimento entro cui la nuova scienza si sarebbe poi evoluta. In primo luogo i clas-
sici hanno elaborato un
apparato concettuale specifico
, cioè un certo numero di ter-
mini e concetti che vengono impiegati da tutti i sociologi, indipendentemente dalla
corrente di appartenenza o dall’approccio interpretativo utilizzato, per descrivere de-
terminati fenomeni di rilevanza sociale particolarmente diffusi.
In secondo luogo hanno apportato un’
autonoma riflessione metodologica
– cioè al-
cune considerazioni di fondo sul tipo di conoscenza offerto dalla sociologia e sul suo
valore scientifico, su come realizzare la ricerca empirica, che cosa misurare, sulle va-
riabili più importanti –, sicché la sociologia da quel momento ha cessato di essere una
disciplina di matrice filosofica e ha potuto ritagliarsi uno spazio proprio e adeguato
nell’ambito delle scienze empiriche.
In terzo luogo essi hanno circoscritto un
campo di ricerca definito
, vale a dire una
2
Tra Ottocento e Novecento:
la generazione dei classici
Lessico
Secolarizzazione
Processo
che ha portato al progres-
sivo disinteresse per i valo-
ri religiosi e al conseguente
abbandono dei tradizionali
schemi religiosi.
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